Aversa. Caos rifiuti, di chi è la colpa?
Caos rifiuti in provincia di Caserta ed in particolare nella città normanna. Da giorni risulta rallentata, o quasi inesistente sulla maggioranza del territorio cittadino. Molti gli utenti che sui social network lamentano ritardi nella raccolta dei rifiuti differenziati e soprattutto il giacere della frazione umida che con le alte temperature estive emana cattivo odore.
Ma le ragioni di questo disservizio non sono sempre da addebitare alle aziende che si occupano della raccolta dei rifiuti, spesso la colpa è degli impianti che rallentano o addirittura annullano, i conferimenti in piattaforma.
Un esempio su tutti ciò che sta accadendo ad Aversa, e che nessuno ci dice. La frazione di secco indifferenziato viene stoccata presso la Gisec di Santa Maria C.V. che pero, da settimane, a causa di un guasto tecnico riceve pochissime tonnellate i rifiuti al giorno. Presso lo Stir, si recano quasi tutti i 104 comuni della Provincia di Caserta, quindi è facile immaginare il traffico ed i rallentamenti causati delle centinaia di compattatori bloccati e carichi di rifiuti in fila fin dalle prime ore dell’alba. Gli ingombranti invece vengono trasferiti presso la piattaforma Ital Ambiente,dopo la chiusura di Ambiente Spa, interessata da un incendio le scorse settimane.
Il comune di Aversa produce e scarica ben 4 compattatori al giorno di tale tipologia di rifiuto, ad oggi ha ricevuto dall’impianto, oramai al collasso, l’ordine al conferimento di un solo camion al giorno.
Conti presto fatti. Restano depositati presso l’isola ecologica centinaia di tonnellate di ingombranti in balia di incendi o di atti di vandalismo. Questa situazione ha come causa primaria l’immediata diseducazione della popolazione alla differenziazione dei rifiuti, portandoli a conferire materiale indifferenziato nei carrellati di Plastica, di carta e di vetro. Di conseguenza l’impianto di conferimento non accetterà il mezzo contenente materiale non conforme, rimandando indietro carico e non utilizzabile. Un punto resta tuttavia da sottolineare, lo “strano caso” della quantità di impianti in provincia interessarti da guasti o incendi nell’ultimo periodo (ultimo in ordine di tempo quello della Castaldo Hight Tech che smaltisce la frazione umido per il comune di Casal di Principe) il tutto condito dalla complicità dei comuni che non comunicano in tempo alle aziende che si occupano del servizi di igiene, impianti alternativi in cui depositate la spazzatura differenziata. Un caos voluto?.
Ida Iorio