(FOTO) Aversa. Psicosi del ragno violino: già segnalati diversi casi

Ha già fatto il giro tra le chat degli instant messenger, la notizia del ragno violino che ha colpito padre e figlio, amanti del jogging. Tutto succede nei giorni scorsi quando l’uomo decide di farsi una corsetta in uno dei parchi cittadini aversani. Tornato a casa e dopo aver fatto la doccia si accorge di avere dei piccoli puntini rossi sulle gambe, tipo morsi di insetti, dando poco peso alla cosa. Successivamente anche il figlio, tornato a casa dopo aver fatto jogging in uno dei parchi cittadini, nota anch’egli che sulle gambe aveva gli stessi puntini del padre.

Il caso diventa serio e preoccupante quando da semplici puntini, i due si sono visti una pallina piena di pus fino e contestualmente un’infezione agli arti ingrossandoli pericolosamente. Così subito la corsa in ospedale. I medici hanno dovuto incidere le parti infette per eseguire, a quanto pare, anche una biopsia. Ai due, padre e figlio, è stata disposta una lunga terapia di cortisone e antibiotici.

Segnalati già 3-4 casi tra lo stesso nosocomio normanno e quello di Frattamaggiore. La colpa della situazione sembrerebbe porsi in capo al Loxosceles rufescens, un ragno appartenente alla Famiglia Sicariidae comunemente noto come ragno violino, ha un morso velenoso anche per l’uomo. Ha sei occhi raggruppati in tre coppie, a differenza degli otto occhi presenti nella maggior parte dei ragni. La femmina ha il corpo lungo 8–13 mm, il maschio, più piccolo, è caratterizzato da zampe più lunghe.

Il veleno ha azione necrotica sui tessuti colpiti e nei soggetti allergici può dar vita al cosiddetto loxoscelismo, con formazione di un’ulcera che può estendersi di alcuni centimetri e che, dopo trattamento medico, tende a guarire dopo parecchie settimane, lasciando al suo posto una cicatrice più o meno estesa. Il potenziale pericolo è comunque dipendente dalla localizzazione del morso e dalla estensione della cancrena e dai relativi rischi indiretti di infezione e dalle patologie di cui è affetto il soggetto morso (allergie, cardiopatie, diabete, malattie ematologiche, malattie neurologiche).

Nel 2015 c’è stata la prima presunta vittima conosciuta in Europa, una donna morsa al dito: in questo caso si è ipotizzato che la patologia di cui soffriva la donna (una malattia neuromuscolare) possa aver influito nella gravità delle conseguenze del morso. Il 3 settembre 2017 in Sardegna si è verificato un altro decesso in cui inizialmente è stato presunto un collegamento con il morso del ragno violino anche se fonti mediche dell’ospedale presso cui era ricoverato l’uomo hanno chiarito che le cause della morte sono attribuibili ad alcune patologie di cui l’uomo soffriva da anni, escludendo una responsabilità diretta del ragno.

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Redazione

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