“Basta morire di tumore a Napoli”, protesta di Sud Protagonista
“Abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli affinchè indaghi sulle eventuali responsabilità del disastro ambientale e sulla forte morbilità tumorale in Campania, regione che ha il drammatico primato per le basse aspettative di vita e per l’incidenza delle patologie oncologiche”. E’ quanto ha annunciato il Segretario Federale di “Sud Protagonista”, Salvatore Ronghi, che, stamani, ha tenuto un sit in presso la sede del Tribunale di Napoli, al Centro direzionale, che ha visto la partecipazione del portavoce cittadino, Luigi Ferrandino, dei dirigenti e militanti del Movimento politico e di rappresentanti del mondo associativo.
“L’emergenza ambientale in Campania tre origine dalla cattiva gestione del ciclo dei rifiuti, dagli sversamenti illegali di rifiuti tossici nel nostro territorio, dalla incapacità di impegnare i fondi previsti per le bonifiche – ha sottolineato Ronghi – per il quale “tutto questo ha provocato una escalation delle patologie tumorali con il risultato che il popolo campano vive meno dei popoli di altre regioni e, spesso, muore per tumore. La nostra iniziativa è finalizzata ad individuare le responsabilità di questa situazione catastrofica e a mettere in campo le proposte per risolverla”.
“Negli ultimi dieci anni, la Regione Campania e il Governo nazionale, attraverso commissariamenti ad acta, hanno affrontato l’emergenza rifiuti attraverso il sistema delle cosiddette “ecoballe”, ovvero rifiuto “tal quale”, depositato presso una moltitudine di siti, in alcuni casi privi di conformità alle norme a tutela dell’ambiente – ha spiegato Ronghi – , inoltre, da alcuni anni in Campania si verificano oltre 400 incendi di media annui di rifiuti, tanto che la nostra regione è ormai nota come “Terra dei fuochi. A tutto questo si sono aggiunti i recenti episodi di incendi a fabbriche di rifiuti, come avvenuto a San Vitaliano e a Caivano che hanno provocato un ulteriore rischio per la salute dei cittadini”.
“E’ chiaro che le risposte date fino ad oggi dalle istituzioni competenti sono state scarse ed inutili – ha evidenziato Ferrandino, che ha citato l’esempio del Comune di Napoli: “la nostra città è fortemente arretrata dal punto di vista della raccolta differenziata e la situazione è peggiorata con il sindaco De Magistris; questa è una delle cause della mancata chiusura del ciclo dei rifiuti e dell’emergenza ambientale in Campania, ed è per questo che, nella nostra denuncia abbiamo evidenziato particolarmente le eventuali responsabilità in materia di gestione dei rifiuti”.
“Come dimostrano gli ultimi incendi di siti di rifiuti, la città metropolitana di Napoli è il territorio maggiormente funestato dal disastro ambientale campano, questi territori avrebbero dovuto essere interessati dalle bonifiche ed, invece, hanno ricevuto solo promesse non mantenute, soprattutto in campagna elettorale – ha sottolineato il dirigente dell’area nolana Paolino Vassallo – , il popolo è stanco di vedere morire i propri cari per tumore e, per testimoniare tutta la sofferenza di questo territorio, ai primi di settembre daremo vita ad una fiaccolata a Nola”.
Sul piano della proposta, “Sud Protagonista” ha inviato una lettera al Governo centrale e alla Regione Campania per sollecitare un piano straordinario quinquennale per le bonifiche e contro il dissesto idrogeologico – ha concluso Ronghi – con l’auspicio che si possa recuperare il tempo perso e concentrare tutte le risorse sul risanamento ambientale che può essere anche una importante opportunità di lavoro per la Campania”.