Festival Impegno Civile ad Aversa, Quindici e Castel Volturno

Degustazioni, musica, teatro, fotografia, denuncia e riflessioni. Nei prossimi tre giorni, il Festival dell’Impegno civile, giunto alla undicesima edizione con il tema ‘ Siamo in ritardo ma ancora in tempo’, continua il suo viaggio cominciato il 22 giugno a Casal di Principe, facendo tappa in tre diversi paesi di due province raccontando una storia fatta di impegno, memoria e forza della parola.

Si comincia giovedì 19 luglio presso la Fattoria fuori di Zucca, in via Cangemi, nel parco della Maddalena fra Aversa e Lusciano. Un bene comune recuperato grazie alla caparbietà di volontari ed operatori sociali.

 ‘Comunità sana, dalla terra all’uomo’, è il titolo dal suono agreste dato all’iniziativa per discutere secondo la convivialità tramandata dalla sana cultura contadina e nel rispetto dei suoi cicli naturali. L’appuntamento è alleore 18,30 con i saluti istituzionali dei sindaci di Domenico De Cristofaro di Aversa e Nicola Esposito di Lusciano. Incontrando Michele Scognamiglio specialista in scienza dell’alimentazione e docente presso Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli, attraverso le pagine del suo libro “..E ora pasta!”, si farà il punto sulla dilagante gastromania rivalutando il primato della dieta mediterranea e dei cereali sulla base di recenti acquisizioni scientifiche che aprono scenari inediti in ambito nutrizionale.

Del potere preventivo e curativo dell’alimentazione e dunque dei buoni prodotti ne parleranno Valerio Taglione, coordinatore del Comitato don Peppe Diana, Antonio Limone istituto zooprofilattico, Antonio Punzi del Comitato tecnico esecutivo Slow Food Campania, Giuliano Ciano responsabile della cooperativa Fuori di Zucca e presidente nazionale del Forum Agricoltura sociale, Nino Cannavale chef del Consorzio Nco. Un percorso che non soddisfa solo il palato ma che interpreta un modello culturale di impresa agricola, economia sociale e ristorazione. I lavori saranno moderati dalla giornalista Tina Cioffo.

Il viaggio nel gustoso mondo dell’alimentazione continuerà in serata con la cena spettacolo ‘ Tra un do e un Fa-re è di scena il mangiare’, fra assaggi teatrali a cura della compagnia Cum-media e della maestria dello chef Cannavale.

Venerdì 20 luglio, il Festival dell’Impegno Civile raddoppia.

A Quindici in provincia di Avellino, presso il Maglificio 100QuindiciPassi, primo bene confiscato alle mafie della provincia di Avellino e restituito alla collettività per finalità sociali, alle ore 18, si inaugurerà il ‘Giardino della Memoria’ realizzato grazie ai soci della cooperativa OasiProject, per poi continuare a parlare del valore della resistenza con il giornalista Sandro Ruotolo ed alcune letture dei volontari dei campi di Libera ‘EstateLiberi’.

La tappa dal titolo “Mai più in silenzio” riprende uno slogan già usato in passato per le battaglie del Vallo di Lauro. Un’occasione, aperta a tutti, di riflessione sulle questioni locali e nazionali Un dialogo continuo fra menti e corpi che si concluderà con il momento di festa serale.

A Castelvolturno in viale del Correggio località Baia Verde, dalle ore 18, presso Casa di Alice si discuterà di ‘Agricoltura sociale e Welfare Generativo’.

All’iniziativa dal titolo ‘Si, noi possiamo’, interverranno: Gennaro Ferrillo de La Buona Terra, dalle Passate al Futuro, Miriam Corongiu de L’Orto Conviviale, Annamaria Palmieri di SPI CGIL Campania, Simmaco Perillo presidente della cooperativa sociale Al di là dei Sogni. I lavori saranno moderati da Alessandro Buffardi, referente del presidio Libera Castelvolturno.

La tappa del Festival sarà aperta con i saluti del sindaco Dimitri Russo di Castelvolturno, di Valerio Taglione coordinatore del Comitato don Peppe Diana, di Giovanni Solino referente del coordinamento provinciale casertano di Libera e di Maria Cirillo della cooperativa Altri Orizzonti che insieme all’associazione Jerry Essan Masslo gestisce il bene confiscato sul quale è sorta Casa di Alice all’interno della quale c’è, tra le altre cose, una sartoria sociale che ha dato il via al brand “MADEin CastelVolturno – Vestiamo la libertà” , frutto di un percorso di economia e riscatto sociale intrapreso nel gennaio 2011.

Della produzione MADEin CastelVolturno è la linea di abbigliamento e accessori realizzati con un mix di tessuti africani ed occidentali, che si fondono in uno stile unico e originale.

Alcune delle creazioni potranno essere ammirate durante la sfilata MadeIn Castel Volturno, prevista per le ore 19,30.

La serata sarà arricchita dalla Mostra fotografica di Sestino Letizia in memoria di Bose Ojelaide e dal concerto, alle ore 20, del gruppo Alice Home Live- Groening Project. Note e canti che faranno da colonna sonora a degustazioni di prodotti etnici, della mozzarella della cooperativa castellana Terre di don Peppe Diana e del Consorzio Nco.

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Redazione

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