Gragnano. Mascolo: “Passi importanti verso approvazione PUC”

L’ultima seduta consiliare è stata sicuramente di portata storica per la nostra città per  l’importanza della decisione che si stava prendendo. Dopo 30 anni e 2 bocciature, finalmente si è compiuto un ulteriore passo importante verso l’adozione definitiva del Piano Urbanistico Comunale. Abbiamo con voto unanime, maggioranza ed opposizione, preso atto e recepito i pareri al PUC espressi dagli Enti ed Organi sovracomunali affinché tutto venga trasmesso alla Città Metropolitana per il parere finale e prodromico alla definitiva approvazione in consiglio comunale dello strumento urbanistico locale. Sono estremamente soddisfatto ed orgoglioso perché dopo 30 anni e due bocciature siamo vicini all’approvazione definitiva di uno strumento indispensabile per lo sviluppo e la crescita della città“. Lo dichiara Patrizio Mascolo, consigliere comunale di minoranza nel consiglio comunale di Gragnano, in provincia di Napoli.

In consiglio ho evidenziato di come i meriti di questi passi in avanti è giusto condividerli con i consiglieri di maggioranza ed opposizione del primo mandato del sindaco Paolo Cimmino, che nel 2015, sempre a voto unanime, approvarono l’adozione della proposta del Puc. La scorsa consiliatura, che mi vedeva tra i banchi della maggioranza, ha avuto il merito di colmare questo gap trentennale e di rimediare, o comunque riparare agli errori commessi negli anni passati. E proprio a tal proposito, stupisce l’ultima esternazione dell’ex sindaco, Michele Serrapica, che dopo la fallimentare esperienza elettorale a Castellammare, decide di ritornare ad interessarsi dei problemi della città e lo fa, purtroppo, con strampalate teorie, smentite dai fatti. Chiarisco all’ex sindaco di non essermi mai confrontato con lui per quanto riguarda la presa d’atto dei pareri al Puc e di non aver mai pensato di non dare seguito ad un processo iniziato nell’ottobre del 2015, in cui sedevo tra i banchi della maggioranza. Forse il sindaco è stato informato male e me dispiaccio. Ricordo, inoltre, all’ex sindaco che quel giorno di 3 anni fa era anche lui presente in aula e votò favorevolmente all’adozione di proposta del Puc, perché consapevole di quanto fosse importante dotare la città di uno strumento vitale per lo sviluppo cittadino. Confermo di aver discusso con Franco Zagaroli, esperto in materia, ma le perplessità da lui mosse, sono state giustamente approfondite e confrontate con i pareri di altri esperti e abbiamo ritenuto che fosse più giusto e corretto prendere atto dei pareri e proseguire verso l’approvazione del Puc e contemporaneamente approvare il Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale. Per quanto riguarda i rilievi mossi dall’ex sindaco Serrapica, ci tengo a precisare che in riferimento all’altezza, non è il Ruec a disciplinare il limite massimo, bensì il Puc, mentre in riferimento alle distanze minime tra gli edifici bisogna rinviare tutto alle decisioni codicistiche che disciplinano l‘aspetto. In ultimo, l’ex sindaco menziona gli immobili vincolati, per rammentarci l’assenza di regole che li disciplinano, chiarisco anche su questo punto che non sono oggetto del Ruec, ma che tutte le previsioni possibili sono state fatte nel Puc. Le sue considerazioni sono di poco conto e respingo al mittente le accuse di pressioni, accordi sottobanco o cambiamenti di rotta, perché in me albergava sempre forte la volontà di non costituire pretestuoso impedimento all’approvazione del Puc. Probabilmente la campagna elettorale lo ha talmente provato fisicamente e mentalmente da non essere in grado di comprendere con chiarezza i bisogni del paese“.

Siamo convinti del nostro operato, anche tenendo presente che spesso l’ex sindaco si è lasciato ad andare ad invettive, esposti, denunce e considerazioni disarticolate della realtà, come ad esempio nel caso dell’aggiudicazione della gara per il servizio di raccolta dei rifiuti contro l’azienda vincitrice, che in tutte le sedi e gradi è stata ritenuta legittimata a svolgere il servizio. Se l’ex sindaco si considera superiore alla giurisdizione ne prendiamo atto, ma sia il Tar e sia il Consiglio di Stato hanno ritenuto infondate le irregolarità ed anomalie riscontrate dallo stesso. Siamo quindi abituati ai suoi allarmismi e al tentativo nemmeno così tanto velato di alimentare sospetti e veleni che non hanno mai fatto, non fanno e non faranno mai bene al paese. Per quanto riguarda il Puc, ci rivedremo tra tre mesi quando la Città Metropolitana approverà il Piano e sarebbe bello chiedere all’ex sindaco i motivi del suo interesse per ostacolarne l’approvazione. Ritornando alla consiliatura attuale, è stato giustamente evidenziato dal Sindaco, dall’Assessore all’Urbanistica e dal Presidente della Commissione competente che nel pieno rispetto del ruolo che ricopriamo e nell’interesse della cittadinanza, non abbiamo mai posto in essere atteggiamenti ostruzionisti e politicamente speculativi, ma abbiamo offerto il nostro contributo in maniera seria e responsabile nell’interesse esclusivo dei cittadini, superando la dicotomia maggioranza-opposizione, perché riteniamo che sia questo il giusto modo di fare opposizione“.

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Redazione

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