Ilva, Spera: “Parole ministro Di Maio pesano come un macigno”

“Siamo ad un punto di non ritorno: i lavoratori dell’Ilva, dell’indotto e i cittadini non possono pagare un prezzo così alto in termini di occupazione e di ambientalizzazione”. Lo dichiara il Segretario Generale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, in merito alle considerazioni del ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio che “arrivano come un macigno quando definisce ‘un pasticcio’ l’aggiudicazione della gara Ilva a ArcelorMittal. Solo pochi giorni fa, nel confronto al Mise, il ministro Di Maio aveva rassicurato le organizzazioni sindacali in merito al fatto che il governo stava lavorando con i Commissari e ArcelorMittal per inserire alcune modifiche sul piano di ambientalizzazione e occupazionale”.

Nel frattempo “le ditte dell’indotto e degli appalti – sottolinea Spera – sono allo stremo delle forze perché senza liquidità e fatture da incassare, mentre Ilva continua a perdere decine di milioni di euro ogni mese”. “Crediamo – conclude Spera – che sia diventato urgente un nuovo incontro tra organizzazioni sindacali e Governo per capire cosa sta succedendo e come si intende andare avanti. Migliaia di lavoratori e i cittadini sono ancora in attesa di risposte concrete”.

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Redazione

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