‘Lavoro stagionale=sfruttamento’: striscione del Sinlai – Sidas e Lotta Studentesca
Protesta dei militanti del SIDAS, la federazione sindacale del SINLAI che si occupa di disoccupati, atipici e studenti lavoratori e del movimento giovanile di Forza Nuova che nei giorni scorsi hanno affisso alcuni striscioni con la scritta: “LAVORO STAGIONALE = SFRUTTAMENTO“.
Riccardo Chirichilli responsabile romano del SIDAS ha dichiarato: “Durante il periodo estivo molti studenti e disoccupati vengono impiegati in lavori stagionali, sopratutto nel comparto della ristorazione e del turismo. Spesso vengono fatti lavorare al nero o con contratti capestri. E’ una situazione che si prospetta tutti gli anni ma a nessuno sembra interessare. Sindacati tradizionali e gli Enti preposti conoscono benissimo la situazione ma non intervengono per comodità. Noi del Sinlai – Sidas non possiamo rimanere in silenzio ma, con le nostre proteste, cercheremo di attirare l’attenzione sul problema affinché si possa iniziare a trovare delle soluzioni immediate che mettano fine allo sfruttamento dei lavoratori durante i periodi estivi“.
Giorgia Pagliuca di Lotta Studentesca: “Lotta Studentesca Roma Sud ha aderito all’iniziativa del SIDAS in quanto durante il periodo estivo molti studenti, per avere un indipendenza economica o semplicemente aiutare la propria famiglia, trovano occupazione nel comparto della ristorazione o del turismo venendo utilizzati nelle mansioni più disparate con orari al limite del disumano e con retribuzioni non idonee al tipo di lavoro e agli orari nei quali sono impiegati. Il problema, chiaramente, non riguarda solo gli studenti ma tutti quei lavoratori che si trovano in questa situazione. Purtroppo i Sindacati tradizionali fanno finta di non vedere o sono troppo distratti a difendere i lavoratori stranieri che, grazie a vari servizi e contributi, sono diventati un vero e proprio business, e allora scendiamo in campo noi che abbiamo fatto della difesa dei diritti degli Italiani la nostra missione. Chiaramente non vogliamo generalizzare, esistono tante strutture che rispettano i lavoratori, ma le tante segnalazioni che ci arrivano quotidianamente non possono lasciarci indifferenti e quindi, come nostro uso, agiamo!“.