Legittima difesa, Possibile: “Paese armato è meno sicuro. FI spara sciocchezze con mira sballata”
“L’accelerazione sulla legittima difesa è molto preoccupante. Non è un caso che un violento come Salvini, condizionato dalle lobby delle armi, scelga questo come primo atto. Il Movimento 5 Stelle sostiene la destra in tutte le sue forme perché ha optato per la destra. Fino in fondo. Eppure un Paese armato è un Paese meno sicuro. Lo dicono i dati, le storie: non solo nei ‘lontani’ Stati Uniti, che pure è il sogno salviniano di società armata, ma anche in realtà del Nord Europa”. Lo dichiara Giuseppe Civati, fondatore di Possibile, commentando l’avvio della discussione in commissione al Senato della riforma in materia di legittima difesa.
“La propaganda della destra sulla legittima difesa vuole occultare la realtà. Forza Italia è particolarmente nervosa sul tema, smaniosa di fare un regalo alla lobby delle armi: la riforma sarebbe infatti il via libera alla corsa alle pistole. L’europarlamentare forzista, Stefano Maullu, pare appassionato al tema, ma ‘spara’ sciocchezze con una mira sballata. Perché avere armi in casa significa far aumentare i delitti. Basta sfogliare i giornali e leggere le cronache: donne uccise a colpi di pistola, vendette tra vicini o semplicemente atti di follia verso i passanti. Momenti che diventano devastanti se c’è un’arma a disposizione”. Lo dichiara Andrea Maestri, esponente di Possibile.
“Il duello armato con un ladro, per un comune cittadino, – aggiunge Maestri – è doppiamente pericoloso: nella stragrande maggioranza dei casi, chi delinque è molto più abile a maneggiare pistole e avere una mira più precisa. Ed è, purtroppo, prevedibile comprendere quale sia l’esito del conflitto a fuoco. L’unica politica responsabile è quella sostenuta anche da esponenti di destra più moderati e responsabili di Maullu e altri forzaleghisti a 5 Stelle: bisogna potenziare i sistemi di sicurezza, le dotazioni alle forze dell’ordine, a chi deve garantire l’ordine pubblico. Su questo punto, però, non arriva alcun segnale del governo”.
