Morte Marchionne, Spera: “Il mondo perde un importante pezzo di storia”
“Ringrazieremo a vita Sergio Marchionne per il prezioso contributo che ha dato permettendo alla Fca di crescere e diventare un’importante realtà mondiale. Finisce l’era di un Capitano che ha saputo gestire la squadra, un manager che non stava mai fermo. Perdiamo un importante protagonista della storia italiana, ha segnato un’epoca con la sua personalità, un grande esponente manageriale, non uomo segreto. L’Ugl ha condiviso con lui anche momenti molto difficili e di tensione ma nulla si poteva di fronte a una persona intelligente, controversa, un industriale di livello che ha rappresentato la storia dell’Italia, ma anche pagine assolutamente buie del nostro Paese: dalla Fiat del crac alla FCA del boom economico”. Così lo ricorda il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera che a nome di tutta la federazione nazionale esprime dolore e cordoglio per la morte prematura del Dott. Sergio Marchionne.
“Marchionne, e’ un pezzo di storia italiana che ha costruito il paese insieme alla famiglia Agnelli, un esempio di grande serietà e coerenza anche se presentava la sua immagine con un certo distacco e sense of humor. Il ricordo che ho di lui – afferma Spera – è quello di una persona molto seria. Non rinunciava mai alle sue battute per sdrammatizzare. È innegabile che con la morte di Marchionne tutto il mondo perda un importante pezzo di storia. Aveva ottenuto negli ultimi anni la piena fiducia americana tanto che il Presidente Trump scommise su Marchionne nel affermare che ‘Vedrere d’ora in poi più auto costruite negli Stati Uniti’ e sempre dice Donald Trump, ai leader del settore riuniti nella Roosevelt Room della Casa Bianca, rivolgendosi all’amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne: ‘al momento tu sei il mio preferito e rimarrai nella mia stanza’. Con lui – conclude il segretario generale metalmeccanici, Spera – scompare un protagonista: l’Ugl esprime le più sentite condoglianze ai familiari del presidente Marchionne: perdiamo un padre costituente della Fabbrica Italiana e Mondiale dell’automobilismo: l’era obbligatoriamente dovrà proseguire, non sarà facile sostituire il manager più carismatico della storia recente del gruppo FCA”.