Napoli. Mangiacapra: “Ali angelo Cristo gay all’asta, in beneficenza per le vittime dei preti pedofili”
Ancora una provocazione da parte di Francesco Mangiacapra, l’attivista ed escort napoletano autore del controverso dossier sui preti gay: guai a definire provocazioni ciò che Mangiacapra preferisce piuttosto annunciare come azioni politiche. L’avvocato “marchettaro”, come lui stesso si è dichiarato nel suo libro autobiografico, questa volta annuncia che a breve metterà all’asta le ali utilizzate dal “suo” angelo durante l’apparizione (è il caso di dirlo!) al Gay Pride tenutosi sabato 14 luglio a Napoli.
Proprio Mangiacapra, pochi giorni prima della manifestazione, aveva annunciato che si sarebbe presentato travestito da Gesù Cristo in versione omosex, accompagnato da un giovane angelo efebico dalle enormi ali in piume di struzzo. E aveva mantenuto la promessa, esibendosi pubblicamente in un bacio gay immortalato dai fotografi con l’angelo in perizoma, coperto soltanto da due enormi ali bianche piumate. E per interpretare l’angelo Mangiacapra aveva voluto Mirko Varlese, ventenne napoletano, di notte ballerino, performer e trasformista e di giorno catechista e ministrante. Varlese era stato notato da Mangiacapra sull’altare come ministrante di don Michele Madonna durante la celebrazione liturgica del funerale di Vincenzo Ruggiero, il giovane attivista gay assassinato brutalmente. Proprio a Vincenzo Ruggiero «un angelo che ho avuto il privilegio di conoscere e che è volato in cielo troppo presto», come lo aveva definito Varlese, erano dedicate le enormi ali bianche che il trasformista fervente cattolico aveva indossato durante la parata e che ora finiranno all’asta on line.
Mangiacapra e Varlese si erano presentati alla manifestazione accompagnati da un bambino che manteneva un cartello con la citazione evangelica “Dove c’è amore, c’è Dio”: «Proprio pensando ai bambini vittime della pedofilia di diversi sacerdoti, – dichiara Mangiacapra – ho immaginato di mettere all’asta le ali utilizzate al Napoli Pride per dimostrare che spesso carnefici della nostra libertà sono proprio le persone che di quella stessa libertà usufruiscono abusivamente. I proventi della vendita andranno in beneficenza all’associazione “Rete l’abuso” che si occupa di fornire tutela legale alle vittime dei preti pedofili e di monitorare i loro spostamenti».
L’asta di beneficenza partirà on line tramite il sito d’aste eBay, sabato 21 luglio, a una settimana dalla discussa partecipazione di Mangiacapra al Gay Pride e avrà una durata di dieci giorni. I dettagli saranno disponibili sulle pagine social Facebook e Instagram di Mangiacapra.
«Gesù aveva cacciato i mercanti dal Tempio – aggiunge Mangiacapra – ma il suo tentativo di fare piazza pulita non è riuscito, se pensiamo che fino al secolo XVI la Chiesa ha venduto dalle indulgenze alle reliquie. Proprio per questo decido di mettere in vendita per una buona causa la reliquia della testimonianza che ho tentato di rappresentare al Napoli Pride. E mentre molti preti ancora approfittano della buona fede dei fedeli per far soldi imponendo tariffe per matrimoni e funerali, quello accusato di vilipendere la religione sono io che ho denunciato don Luca Morini, che vendeva ai fedeli acqua sorgiva spacciandola per quella di Lourdes». Don Luca Morini, salito alle cronache come don Euro, a seguito delle denunce di Mangiacapra è stato ridotto alla stato laicale e oggi è rinviato a giudizio per una lunga lista di reati insieme al Vescovo Santucci.
«L’alternativa al Tempio “covo di ladri” – conclude Mangiacapra – è il Tempio aperto, non certo a persone perfette ma a persone che vogliono vivere nell’onestà, nella chiarezza e che cercano in Dio non un “complice” disposto a chiudere un occhio su certe faccende ma una guida su una strada di rettitudine».