Rogo Caivano, aggiornamenti dell’ARPAC sulla qualità dell’aria

Il monitoraggio della qualità dell’aria a Caivano e comuni limitrofi conferma le tendenze emerse nei giorni precedenti: per tutta la giornata di ieri non si sono registrati picchi significativi dei principali parametri indagati (biossido di azoto, monossido di carbonio, ozono, benzene, biossido di zolfo, particolato PM10 e PM2.5), né si sono rilevati superamenti dei limiti di legge per le concentrazioni di questi inquinanti in atmosfera.

Proseguono dunque le attività condotte da Arpac per seguire gli effetti dell’incendio che lo scorso 25 luglio ha colpito un impianto di recupero di rifiuti nella zona industriale di Pascarola. In particolare l’Agenzia sta monitorando l’andamento della qualità dell’aria in tutta l’area interessata dall’evento, a cavallo delle province di Napoli e Caserta.

Arpac è intervenuta sul posto fin dalle prime ore dell’incendio. L’Agenzia sta utilizzando i dati rilevati da nove centraline della rete fissa di monitoraggio della qualità dell’aria. Inoltre dal giorno dopo l’innesco dell’incendio è in funzione un laboratorio mobile a ridosso del luogo dell’evento.

Gli strumenti, a norma di legge, effettuano rilevazioni fino a circa otto metri di altezza e funzionano in maniera continua ed automatica, misurando ad intervalli regolari di tempo i parametri chimico-fisici previsti dalla normativa di settore.

Inoltre l’Agenzia ha posizionato due campionatori ad alto volume per il monitoraggio delle diossine nell’aria, rispettivamente nei comuni di Caivano e Marcianise. I tecnici di laboratorio sono al lavoro per analizzare i campioni prelevati nei giorni scorsi, mentre i tecnici delle Aree territoriali di Napoli e Caserta provvederanno a prelevare ulteriori campioni nel fine settimana. I risultati di queste indagini sono attesi nella giornata di lunedì.

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Redazione

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