Trentola Ducenta. In migliaia all’inaugurazione del “Jambo Summer Fest 2018”

In migliaia ieri hanno partecipato all’inaugurazione del  Jambo Summer Fest, la festa più cool dell’estate 2018.

Una marea di gente, festante e piena di colori, ha cantato, ballato, sorriso, giocato e mangiato fino a tarda notte nel mega villaggio allestito negli spazi esterni del Jambo di Trentola Ducenta (CE).

Il taglio del nastro è stato accompagnato da un messaggio del legale rappresentante, Salvatore Scarpa, che ha evidenziato: “I successi del Jambo sono la dimostrazione dell’impegno forte e concreto dello Stato che attraverso la simbiotica collaborazione tra l’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) e la Magistratura ha avviato un radicale risanamento etico, morale, organizzativo, gestionale e commerciale del medesimo Centro Commerciale. Sono state gettate le basi per concretizzare importanti progetti che fanno del Jambo una struttura all’avanguardia sul piano delle innovazioni rendendo lo stesso Centro Commerciale un modello di riferimento nazionale nel settore della gestione dei beni confiscati e sequestrati alle mafie. Alle tante iniziative commerciali si affiancano numerose manifestazioni di grande valenza sociale, ambientale, culturale che si svolgono all’interno del Centro Commerciale o che sono dallo stesso patrocinate. Il serio e fattivo impegno degli Uomini delle Istituzioni che quotidianamente sono al fianco di chi oggi amministra – in nome e per conto dello Stato – il Jambo, ha reso possibile l’ideazione e organizzazione del “Jambo Summer Fest 2018”, una grande festa a dimensione familiare nel senso di dare spazio e ascolto alle esigenze dell’intero nucleo familiare, dai grandi ai piccini”.

 Dopo aver elencato gli artisti che saranno ospiti e illustrato le varie attrazioni, il legale rappresentante, Salvatore Scarpa,  ha così concluso il suo messaggio: “Il Jambo Summer Fest è un evento davvero notevole che oltre alle finalità artistiche, di svago e divertimento vuole soprattutto rappresentare la costante presenza dello Stato in un territorio che invoca un cambio di rotta netto rispetto alle pratiche criminali che hanno tentato di soffocare lo sviluppo di quest’area che nonostante tutto conserva valori e tradizioni che sono l’orgoglio dell’intero Paese”.

Intanto tra ieri e oggi  in cartellone l’esibizione bravissimi artisti rigorosamente “made in Napoli”: Andrea Sannino e Monica Sarnelli, Simone Schettino e Peppe Iodice.

Per domani invece cresce l’attesa per il concerto di Enzo Avitabile la cui cifra artistica sono soprattutto il pop, il ritmo afro-americano, la musica antica della pastellessa e della zeza e il canto sacro.

Enzo Avitabile ha vissuto nella ricerca di un suono inedito, non solamente originale ma vitale ed essenziale. Demolendo ogni sovrastruttura mercantile, ogni moda. Queste le vere note biografiche del cantante, compositore e polistrumentista nato a Marianella, quartiere popolare di Napoli nel 1955. Ha collaborato con artisti pop e rock di tutto il mondo, da James Brown a Tina Turner, ma muovendosi sempre sotto un cielo assolutamente personale, mai comune. Emancipatosi dalla figura di mero session man, Avitabile debutta discograficamente come solista nel 1982 con l’album “Avitabile”, seguito da “Meglio soul”, che ottiene una certa visibilità radiofonica, da “Correre in fretta” e da “S.O.S. Brothers” (quest’ultimo impreziosito da una copertina disegnata da Andrea Pazienza), che contiene due dei suoi brani più noti, “Soul Express” e “Black Out”. Scorrere la carriera di Enzo Avitabile attraverso le sue opere significa compiere un viaggio che dagli USA del soul e del funk porta alle sponde del Mediterraneo – sud o nord, poco importa, tenendo come stella polare il Vesuvio, all’ombra del quale il grande strumentista e compositore partenopeo ha forgiato il suo sound inconfondibile. Negli anni Duemila Avitabile si dedica interamente allo studio e alla riscoperta del patrimonio musicale della propria terra. Inizia così una collaborazione con i Bottari di Portico, gruppo di percussionisti le cui origini risalgono al Dodicesimo secolo, il cui primo frutto è nel 2004 l’album “Salvamm’ ‘o munno” (al quale partecipano Khaled, Manu Dibango, Zì Giannino del Sorbo, il Miserere di Sessa Aurunca, Luigi Lai, la Polifonica Alphonsiana e Baba Sissoko). Nel 2017 Enzo Avitabile ha vinto due David di Donatello come Miglior Musicista, per aver composto la colonna sonora del film Indivisibili, e come Migliore canzone originale con Abbi pietà di noi, brano contenuto nella stessa colonna sonora.

Redazione

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