Ventimiglia. Ragazzine costrette a prostituirsi per passare la frontiera

“Survival sex”, sono indicate così le minorenni costrette a prostituirsi per pagare il passaggio del confine a Ventimiglia o reperire cibo e un posto dove dormire.
E’ la nuova tappa dell’orrore della tratta dei minori, denunciata nell’ultimo rapporto di Save the Children. Si tratta di ragazze provenienti per lo più dal Corno d’Africa e dall’Africa-sub-sahariana che devono versare ai “passeurs” tra i 50 e i 150 euro per il viaggio in auto.

La situazione, sottolinea Save the children, si è aggravata anche dopo lo sgombero, ad aprile 2018, dell’accampamento nell’area lungo il fiume Roja. Da allora, gli operatori di Save the Children hanno rilevato la permanenza in strada di molti minori “in condizioni degradanti, promiscue e pericolose”. Il fenomeno colpisce in particolare i minori eritrei a Ventimiglia nei primi mesi del 2018 ha fatto registrare un notevole incremento rispetto all’anno precedente, quando rappresentava appena il 10% dei transitanti. Nel rapporto di Save the Children si evince che degli oltre 750 migranti transitati a Ventimiglia a marzo 2018, più della metà erano eritrei, di cui più di uno su cinque minorenne.

(ANSA)

Redazione

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