Volley Femminile. Francesca Passante rinnova con la Luvo Barattoli Arzano
E’ costretta a fermarsi a malincuore Francesca Passante. La palestra chiude per ferie e per qualche settimana dovrà fare a meno di allenarsi: “Quando la passione è tanta non c’è posto migliore dove trascorrere il tempo lasciato libero dallo studio”. La linea di demarcazione fra gli ultimi allenamenti della stagione passata ed i primi di quella che verrà è davvero sottile per la giovane centrale, lo scorso anno inserita come giovane nel roster e poi si è trovata a giocare da titolare: “E’ successo un po’ di tutto. Dalla sfortuna per gli infortuni al cambio tecnico prima dell’inizio del campionato ed ancora il problema palazzetto. Nonostante le problematiche siamo riusciti ad ottenere la salvezza ed alla fine non ci lamentiamo di certo per come è andata”.
Nuova stagione, nuova guida tecnica. Adesso tocca ad Emiliano Giandomenico: “Ho parlato con il coach –spiega Passante- mi ha fatto capire che ha una grande voglia di lavorare e di fare bene. Sono pronta per ricominciare”.
Anche se fosse stato per lei non avrebbe di certo smesso. Lo sfogo migliore per passare le ore subito dopo l’esame di maturità e in attesa di fare qualcosa di nuovo anche nel campo dello studio: “Dopo la parentesi estiva comincio anche l’Università, ho scelto il dipartimento di Ingegneria Biomedica, anche sui libri devo dare il massimo per ottenere buoni voti”.
In autunno sarà tempo di corsi e del nuovo campionato di serie B1 femminile: “Abbiamo una squadra molto più giovane dell’anno scorso. Ci sono alcune ragazze con maggiore esperienza come Lorena Coppola o Nunzia Campolo e sono arrivate altre giovani come Giovanna Aquino. Primo obiettivo, anche secondo me, diventare gruppo e poi fare bene in campo”.
Anche perché c’è da accontentare una piazza esigente: “La città di Arzano si aspetta molto dalla squadra di pallavolo. Purtroppo non è un centro che ha grandi opportunità per fare parlare bene di se e lo sport è il veicolo giusto. Le nostre vittorie vanno fuori dalla Campania e tutto questo fa bene al nome della mia città”.