10 agosto, la città di Aversa celebra la Festività di San Lorenzo

Nel clima della preparazione del Sinodo mondiale dei Giovani, la Città di Aversa si prepara a celebrare la festa di S. Lorenzo, diacono e martire romano del III secolo, con la memoria storica e religiosa nell’antica Basilica di S. Lorenzo fuori le Mura.

Riproposta alla popolazione dell’agro aversano dopo il  21 marzo 1995, giorno della  riapertura  al culto della Basilica, anche quest’anno la  festività del glorioso martire romano  si articolerà in un fitto programma – curato dal Consiglio Pastorale parrocchiale con la collaborazione dell’Associazione Amici dell’Abbazia – di celebrazioni religiose, eventi culturali e sociali e di visite al monumentale complesso monastico benedettino.

La festa del 10 agosto, culmine della Giornate Laurentiane, sarà preparata da un solenne triduo – con preghiera speciale per i Giovani – che inizierà lunedì 6 agosto. Giovedì 9, vigilia della solennità, dopo il Lucernario ed i Vespri solenni è previsto il Concerto per la Notte di San Lorenzo: alle ore 20.30, infatti, l’ “Edoardo Amirante Ensemble” si esibirà in un concerto per archi con musiche di Vivaldi, Bach, Paganini, Morricone e Williams. Venerdì  10  agosto alle ore 19.30, il Vescovo Mons. Angelo Spinillo presiederà la solenne Concelebrazione Eucaristica Vigiliare, con la partecipazione del  Clero cittadino e  del Collegio dei Diaconi Permanenti. Seguirà la Sagra Popolare degli Antichi  Sapori  animata dall’associazione Amici dell’Abbazia S. Lorenzo, con prodotti tipici (come la mozzarella, inventata proprio dai Monaci di S. Lorenzo) e liquori e dolci aversani, con musica animata dal Maestro Carmine Esposito.

Sabato 11  agosto, nel pomeriggio, è in programma la Processione Liturgica con la statua  di S. Lorenzo per le vie principali del Rione San Lorenzo (periferie di tre Comuni di Aversa, Casaluce e Teverola), che terminerà con la Messa Solenne. In conclusione, va aggiunto che tutti i giorni delle Festività Laurenziane saranno allietati dal suono del grande Concerto di Campane, benedette solennemente nel 2015.


NOTE SUPPLEMENTARI

San Lorenzo

Per il martirio del giovane diacono Lorenzo, consumato su una graticola il 10 agosto del 258, abbiamo la testimonianza particolarmente eloquente di sant’Ambrogio nel De Officiis , ripresa, in seguito, da Prudenzio e da sant’Agostino, poi ancora da san Massimo di Torino, san Pier Crisologo, san Leone Magno, infine da alcune formule liturgiche contenute nei Sacramentali romani, nel Missale Gothicum.  Il culto verso il diacono romano, martirizzato, è  antichissimo in tutto l’agro aversano, basta ricordare l’abbazia  eretta in suo onore sulla via Campana “ad Septimum”, e la chiesa  S. Laurentius de Friano, nominata nella prima pergamena dell’Archivio Capitolare di Aversa, datata 1097.

Abbazia di San Lorenzo

Cuore dell’ Abbazia longobarda-normanna di S. Lorenzo “ad Septimum” e culla della presenza del più grande Ordine monastico che ha visto nascere l’antica Contea normanna, la chiesa abbaziale di s. Lorenzo fu  eretta nell’attuale struttura architettonica nel 1050 dalla principessa Urrifrida, ingrandita con le sue cappelle laterali ed abbellita continuamente dai Monaci benedettini cassinesi; dopo più di un secolo di abbandono, in seguito alla soppressione napoleonica, grazie ai lavori della Soprintendenza ai Beni Culturali di Caserta ed all’interessamento dell’Ufficio Beni Culturali della diocesi di Aversa, è stata solennemente riaperta al culto pubblico il 21 marzo 1995 del vescovo Lorenzo Chiarinelli. “Voglio rivolgere un appello alla sensibilità dei cittadini, delle forze politiche ed amministrative, attenti e sensibili alla valorizzazione dell’ingente patrimonio artistico della città normanna”, dichiara mons. Ernesto Rascato, Parroco della Basilica di S. Lorenzo e Delegato Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della CEI. “Molte opere sono state compiute in un ventennio, ma è anche vero che, a 23 anni dalla riapertura al culto, l’abbazia di San Lorenzo di Aversa necessita  ancora di molti interventi di restauro, come il chiostrino, il Coro Maggiore, il Presbiterio con l’Altare Maggiore e la vastissima superfice di affreschi, le Cappelle laterali, le facciate, le Sacrestie storiche, il Sagrato”.

Redazione

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