Caporalato, ieri manifestazione a Caserta

“Il presidio di ieri a Caserta, indetto da lavoratori e disoccupati immigrati, supportati da gruppi di solidali, operai, licenziati politici della FCA, facchini del SI COBAS e disoccupati, ha voluto sensibilizzare con un volantinaggio i pendolari italiani e immigrati, e denunciare con numerosi interventi al megafono la condizione di sfruttamento e ricatto sui posti di lavoro e sulle periferie dove non esistono servizi fondamentali come sanità e trasporto”. E’ quanto scrivono in una nota Movimento di lotta Arm in Arm, SI COBAS e Laboratorio Politico ISKRA Aversa.
“Dopo una lunga trattativa si è ottenuto un tavolo con il Prefetto di Caserta, al fine di affrontare le problematiche lavorative nelle campagne della provincia di Caserta. Adesso è necessario che tutti i lavoratori e disoccupati, italiani e immigrati, si organizzino: senza delegare nulla ad associazioni opportuniste ne a sciacalli e/o sindacati asserviti, che mirano unicamente a sostituirsi ai lavoratori e svendere ulteriormente la dignità degli immigrati, favorendo manovre governative o di finta opposizione volte ad aumentare il profitto dei padroni e lo sfruttamento dei lavoratori, fomentando razzismo e guerra tra poveri. La Prefettura e tutte le istituzioni dovranno assumersi la responsabilità politica di affrontare ogni discussione che riguarda i problemi di sfruttamento, di sicurezza, di stabilità, e regolarizzazione dei contratti in campagna in maniera costante, e soprattutto coinvolgendo i lavoratori e il SI Cobas. Sappiamo bene che è solo il primo passo. Ma sappiamo bene anche che solo la lotta paga. Uniti nella lotta possiamo ottenere risultati concreti e allargare le fila del nostro movimento contro il razzismo di Stato e il terrorismo dei padroni!”.

Redazione

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