Cesa. Pulizia quotidiana esercizi commerciali, M5S: “Provvedimento scandaloso”

“Il peggior sindaco, o meglio, la peggiore amministrazione comunale che a memoria d’uomo abbia mai conosciuto Cesa”. E’ duro l’attacco del “Movimento 5 Stelle” di Cesa, che, in una nota stampa, ha criticato l’ordinanza sindacale emessa del sindaco Enzo Guida in relazione alla pulizia quotidiana degli esercizi commerciali presenti sul territorio.

Il provvedimento, nello specifico, premette il comma 16 dell’art. 3 della legge n. 94 del 15 luglio 2009, il quale recita “Fatti salvi i provvedimenti dell’autorità per motivi di ordine pubblico, nei casi di indebita occupazione di suolo pubblico previsti dall’art. 633 de codice penale e dall’art. 20 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, il sindaco, per le strade urbane, il prefetto, per quelle extraurbane o, quando ricorrono motivi di sicurezza pubblica, per ogni luogo, possono ordinare l’immediato ripristino dello stato dei luoghi a spese degli occupanti e, se si tratta di occupazione a fine di commercio, la chiusura dell’esercizio fino al pieno adempimento dell’ordine e del pagamento delle spese o della prestazione di idonea garanzia, e comunque, per un periodo non inferiore a cinque giorni”. Viene citato, inoltre, il comma 17 dell’art. 3 della legge n. 94 del 15 luglio 2009, il quale recita “ Le disposizioni cui al comma 16 si applicano anche nel caso in cui l’esercente ometta di adempiere agli obblighi inerenti alla pulizia ed al decoro degli spazi pubblici antistanti l’esercizio”. Viene atteso che l’amministrazione comunale ritiene opportuno adottare ogni utile iniziativa anche di controllo per la tutela del decoro e della pulizia degli spazi pubblici anche al fine di garantire la salubrità dei luoghi, considerando anche l’art. 3 comma 16 e 17 della legge 15 luglio 2009 n. 94”. Pertanto il primo cittadino ha ordinato che tutti gli esercizi commerciali insistenti sul territorio comunale, provvedano alla costante quotidiana pulizia degli spazi antistanti l’attività. Laddove si accerti la violazione, del comma 17 dell’art. 3 legge 15 luglio 2009 n. 94, si procederà a carico dei pubblici esercizi, alla applicazione della sanzione contenuta al comma 16 dell’art. 3 della legge 94/2009.

“In pratica – affermano gli attivisti -, con l’ordinanza sindacale n. 35 del 24.8.2018, ha imposto a tutti gli esercizi commerciali di provvedere costantemente alla pulizia degli spazi antistanti le attività e prevedendo in caso di violazione una sanzione, tirando fuori dal cilindro un altro provvedimento vergognoso. Vogliamo rispetto per i commercianti di Cesa, per questa fascia sociale che si impegna affinchè pulsi ancora il cuore imprenditoriale di questo paese. Con un’economia in ginocchio e le tasse decisamente alte, dobbiamo spingere le persone a restare e non ad andare via”.

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Redazione

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