Immigrati a Villa di Briano, Fiore scrive a Salvini: “No a nuova Castel Volturno!”

On. Ministro dell’Interno Matteo Salvini, le invio la lettera scritta dal comitato civico sorto spontaneamente all’esito della decisione del Suo ministero di permettere a oltre 80 extracomunitari di stabilizzarsi sul territorio del Comune di Villa di Briano, premessa indefettibile dalla quale il comitato le indirizza questa missiva non è né una concezione razzista né un nazionalismo fanatico, ma solo ed unicamente il terrore che tale iniziativa possa tramutarsi nell’ennesimo schiaffo nei confronti di una comunità locale già profondamente segnata, per non dire martoriata, da un’innumerevole serie di problematiche di ogni ordine e grado. Villa di Briano è un piccolo paese della provincia di Caserta (appena 7.000 abitanti), a forte e predominante vocazione agricola, in cui la sopravvivenza giornaliera è la regola quotidiana alla quale noi cittadini siamo costretti a doverci abituare“. Inizia così il testo inviato dall’On. Roberto Fiore, segretario nazionale di forza Nuova, che accompagna la lettera dei cittadini da far recapitare a Matteo Salvini.

Questa la lettera del comitato cittadino di Villa di Briano:

“Non abbiamo una sede del Comune, non abbiamo un presidio delle forze dell’ordine, il nostro territorio è controllato, o meglio dovrebbe essere controllato (il condizionale è d’obbligo data l’impossibilità oggettiva di assolvere al proprio compito in maniera adeguata) da due soli Vigili Urbani, abbiamo un tasso di disoccupazione giovanile esagerato, viviamo un degrado sociale impressionante, tale da spingere le più giovani generazioni a emigrare alla ricerca di una realtà, quanto meno dignitosa! La Sua decisione darebbe il colpo di grazia ad un tessuto cittadino che già subisce una massiccia presenza di extracomunitari, parliamo di 700/800 immigrati già qui residenti, per la maggior non censiti in alcun elenco o documento ufficiale, che stanno causando il dilagare di fenomeni criminali fino a poco tempo fa sconosciuti alla nostra comunità; le citiamo, solo quale esemplificazione, i recenti arresti per spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti! Insomma, per farla breve, non possiamo accettare quest’ennesimo colpo inferto da uno Stato che anziché aiutare i propri cittadini, soprattutto quelli che già versano in situazioni vergognose, li martorizza, aggiungendo problemi invece di risolverli. Non possiamo accettare che la nostra terra, quella che i nostri progenitori, con la fatica delle proprie mani, il sudore delle proprie fronti e la schiena ricurva dopo una vita trascorsa nei campi, ci hanno consegnato, diventi una nuova “Castel Volturno” abbandonata a se stessa e lasciata morire. Non possiamo accettare che la nostra terra si trasformi in un paese fantasma, in cui ai già difficili problemi occupazionali si andrebbe ad aggiungere anche la scure di una probabile e verosimile diffusione ulteriore della criminalità, costringendo noi e le nostre famiglie ad andar lontano. E non ci si contesti che trattasi di una paura legata ad una “mera possibilità”, perché noi di queste possibilità che puntualmente si trasformano in realtà ne abbiamo la pancia stracolma. Insomma, a Lei chiediamo, On. Ministro, di rivedere con la massima urgenza le sue determinazioni, con l’avvertenza che in ogni caso non staremo fermi qui a guardare impassibili alla dichiarazione di morte assistita della nostra realtà! Consapevoli che le nostre parole saranno da Lei percepite nella loro giusta accezione e che il nostro appello troverà nella Sua sensibilità il meritato ascolto, Le porgiamo i nostri più distinti saluti. I cittadini del comitato civico del Comune di Villa di Briano”.

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Redazione

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