Incidente braccianti in Puglia, SINLAI: “Una strage a cui bisogna porre assolutamente fine”
Dopo l’ennesimo incidente stradale che ha provocato la morte di 12 braccianti agricoli in Puglia, il Sinlai torna nuovamente sul tema sicurezza e caporalato. In meno di una settimana, sono 16, le vittime di incidenti stradali, di ritorno dal lavoro, e in una zona ben conosciuta ormai, per gravi situazioni di sfruttamento dei braccianti agricoli.
Anche il ministro del lavoro Luigi Di Maio, punta il dito sul problema del caporalato, e annuncia maggiori controlli sul territorio da parte degli ispettori del lavoro. Il Sinlai, già in tempi non sospetti, mesi fa, ha sollevato il problema, ormai cronico, del caporalato con una campagna di sensibilizzazione nelle aree di lavoro agricolo.
“Sembra assurdo che – sottolinea Matteo Contino dirigente del Sinlai – nel 2018 con tutti i sistemi di informazione e controllo, dobbiamo ancora assistere a situazioni del genere. Sia per quanto riguarda la sicurezza nelle fabbriche, sui cantieri e nei lavori agricoli. Questi ultimi, spesso, in cui il caporalato e lo sfruttamento sottopagato si accosta la più totale assenza di sicurezza. Ormai è un tema di emergenza. Chiediamo l’utilizzo dell’Esercito per presidiare le aree più delicate di lavoro agricolo, che sia di contrasto e controllo contro il caporalato, agromafie e ogni tipo di sfruttamento del lavoro.”