Parco Archeologico Campi Flegrei, Caso: “Più fondi per potenziare l’organico”

Andrea Caso del MoVimento 5 Stelle ha presentato una interrogazione a risposta scritta rivolta al Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli, per accendere i riflettori sul Parco Archeologico dei Campi Flegrei, che conta quasi 25 siti, tra parchi archeologici, complessi monumentali e singoli monumenti sparsi nel territorio di quattro comuni flegrei. I principali: il parco archeologico di Cuma, il parco archeologico delle Terme di Baia, l’anfiteatro Flavio di Pozzuoli, il museo archeologico dei Campi Flegrei e il parco archeologico Sommerso di Baia. Tra i siti cosiddetti «minori» (si fa per dire!) la Piscina Mirabilis, una tra le più grandi cisterne dell’antichità, di epoca augustea, risalente al 27 a.C..

“Credo moltissimo nel valore della cultura, nella salvaguardia dei beni archeologici e nella difesa dei preziosi reperti che il tempo ha custodito” commenta Andrea Caso membro della Commissione Finanze della Camera dei Deputati ed espressione del collegio di riferimento in cui rientrano i comuni interessati dal Parco Archeologico. “Ho visitato il Parco, trovandolo davvero unico e fantastico per la varietà di cose preziose e bellezza. Tengo molto di contribuire a far conoscere questa realtà archeologica a tantissime persone in visita già in altri luoghi della Campania. Abbiamo tesori che vanno tirati fuori dall’anonimato e consentire che siano ammirati dagli appassionati e estimatori”.

Il museo archeologico dei Campi Flegrei, con 47 sale aperte (su 56) e circa 1.500 reperti, molti dei quali sculture di altissimo livello, è il più importante museo di arte classica della Campania dopo il Mann ospitato presso il Castello di Baia nel comune di Bacoli (Napoli).

Caso, di recente, ha avuto un colloquio con il direttore ad interim del Parco, Paolo Giulierini e Pierfrancesco Talamo, già direttore del Museo dei Campi Flegrei, ora responsabile alla valorizzazione, promozione e comunicazione del Parco, per raccogliere utili spunti per il rilancio della struttura nonché le possibili azioni per mostrare ad un pubblico, ancora più ampio, l’esistenza di queste meraviglie del tempo e della storia.

Bellezze storiche che richiedono una costante cura ed una corretta conservazione dei numerosi resti monumentali sparsi sul territorio e delle opere presenti nel museo. La quotidiana gestione di questo enorme patrimonio genera negli operatori caratteri d’emergenza.

La pianta organica del Parco vede 92 unità, a fronte di 172 risorse, nonostante le recenti assunzioni e l’arrivo per settembre di 2 architetti e 2 archeologi, tuttavia, occorrono fondi, una struttura preposta alla gestione degli stessi e l’assunzione di personale qualificato: archeologi, architetti, restauratori, geometri, informatici, nonché personale preposto all’accoglienza e vigilanza.

“Ho chiesto al Ministro Bonisoli di potenziare la pianta organica con le figure necessarie per offrire un servizio adeguato al pubblico, in più occorre migliorare i collegamenti per raggiungere il Museo, e di questo mi impegno a parlarne con i consiglieri regionali affinché possano proporre all’Eav per tramite della Regione, soluzioni praticabili per aumentare il flusso di visitatori che, purtroppo nel 2017 sono stati solamente 178.386” conclude il Portavoce Caso.


Il link alla interrogazione nella banca dati della Camera: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/00962&ramo=CAMERA&leg=18

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Redazione

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