Tangenziale Napoli, Borrelli: “Caos sulle multe non dovute”
“La Tangenziale di Napoli continua a regalare disagi e disservizi agli automobilisti a fronte dei continui aumenti dei pedaggi. Piovono segnalazioni circa il recapito di richieste di pagamento di multe non dovute. Lunghe file negli uffici Punto Blu di persone che chiedono spiegazioni circa i pagamenti da effettuare. Gli stessi impiegati del Punto blu hanno invitato i clienti a riempire le cartoline di reclamo. L’importo di 4,10 euro è tale che molti preferiscano pagare invece di perdere tempo a chiedere spiegazioni”. Lo dichiara Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, portavoce delle tante segnalazioni sulle multe ricevute dagli automobilisti percorrendo la Tangenziale di Napoli.
“Cosa accade ce lo spiega una cittadina che in un mese ne ha ricevuti tre. Ai caselli, in particolare quelli di Corso Malta ma non solo, spesso accade che il lettore non riconosca carte di credito e bancomat. Dopo aver ritirato la carta è stata costretta a pagare il pedaggio con moneta. Nonostante questo arriva lo stesso la contravvenzione. Innervosita dalla vicenda ha chiamato chiamato gli uffici di Milano per chiedere spiegazioni minacciando di segnalare tutto ai giornali. Solo così è riuscita a vedersi togliere le multe con tanto di lettera di scuse della Tangenziale per un ‘errore di rilevamento della targa’. Una storia tanto incredibile che ci spinge ad allertare tutti gli automobilisti a verificare bene se spetta il pagamento dei 4,10 euro che, diversamente, la società tangenziale percepisce indebitamente. Vorrei chiedere, alla luce delle numerose segnalazioni e dei continui disservizi, alla famiglia Benetton e a tutti i vertici delle autostrade di verificare con puntualità se stanno sottraendo altri denari ai cittadini che non gli sono dovuti. Al tempo stesso con quale criterio sia stato scelto per la presidenza un personaggio come Paolo Cirino Pomicino che nessuno ricorda come esperto di autostrade ma che tutti conosciamo purtroppo per i suoi tristi trascorsi politici e giudiziari con relative condanne e come esempio squallido di accumulo di vitalizi, pensioni e indennità varie”.