Teverola. Città Viva: “Ancora bugie da Di Matteo. Alla faccia degli infami”
“Abbiamo sempre detto la nostra, osservato, e non abbiamo mai evidenziato cose solo per il gusto di andare contro qualcuno. Quando si ragionava, lo abbiamo detto; quando abbiamo trovato disponibilità e buon senso, pure; quando chi di dovere ci ascoltava, anche. Purtroppo la “congiura” raccontata dall’ormai ex Sindaco Dario Di Matteo ci lascia davvero con l’amaro in bocca. Purtroppo, e lo diciamo anche con rammarico, non tutti i cittadini vivono costantemente il territorio, non tutti partecipano attivamente alla vita pubblica (per le loro buone ragioni, sia chiaro), ma lo sciacallaggio al quale stiamo assistendo è davvero diventato insopportabile. Leggere certe dichiarazioni è davvero frutto di una politica che neppure la peggiore Democrazia Cristiana immagina. E ci fermiamo qua: andare oltre sarebbe lesivo anche per noi, fieramente ed orgogliosamente cittadini di Teverola“. Così dichiara l’associazione socio-politica-culturale Città Viva.
“Andiamo al dunque, tramite alcune testate giornalistiche, chiaramente di parte, con “dubbi” e “gialli” campati in aria, hanno provveduto ad avviare la “macchina del fango”: si lasciava passare il gruppo di dissidenti, nella fattispecie Tommaso Barbato e Gennaro Caserta, dei dilettanti allo sbaraglio, incapaci finanche di presentare le dimissioni. Cosa assolutamente non vera. E lo ha chiaramente affermato l’organo competente, la Prefettura: “Considerato, altresì, che le argomentazioni addotte sia da un Consigliere di maggioranza che dal Sindaco, rispettivamente in data 17 e 20 Agosto 2018, vengono superate dalle richiamate dichiarazioni del Notaio”. Ecco, cos’altro volevate vi dicesse? Plurilaureati mal consigliati, insomma. Non finisce qua. La maggioranza, nella persona dell’ex Sindaco, parla di una nuova giornata: dopo la “liberazione” (che ottenne solo grazie al consenso della “persona più perbene mai conosciuta”, così come dichiarò il Di Matteo al termine dello spoglio elettorale del 2015, e parliamo di Tommaso Barbato), oggi narra della “congiura di Ferragosto”. Ex Sindaco, ma ci è o ci fa?“.
“I dissidenti, – continua l’associazione – anche tramite carte protocollate, hanno – nell’ultimo periodo – chiesto delle cose davvero assurde, per parlare con te hanno dovuto presentare richieste alle quali, come tuo solito, non hai mai dato risposta. Anzi, hai – con il solito “charme” da superiore (ma a chi?) – invitato la controparte a godersi le vacanze estive. A #staresereni, augurando a destra e manca #peaceandlove. Mentre magari, con la scusa delle vacanze, avete provveduto a girarvi tutte le spiaggia turistiche… pur di risolvere le bagarre create. Ecco, la superbia e la presunzione, che sono stati i veri fertilizzanti della tua legislatura, ti hanno servito sul piatto d’argento quello che nel tempo hai seminato. Ma a noi questo poco interessa. Per noi l’educazione, il rispetto, sono alla base di tutto. Noi parliamo di fatti realmente accaduti. E non le mandiamo a dire le cose, noi parliamo perché sappiamo, o quantomeno ci informiamo, e ti diamo anche la possibilità di poter replicare, dirci che siamo fessi, “de visu” , presso la nostra sede. Quando vuoi. Però ci farebbe piacere capire come fai a scrivere, su mezzi di comunicazione online, che hai sempre lavorato con chiunque volesse: e noi cosa eravamo? Il nulla? Quante richieste ti abbiamo presentato e a quante hai risposto? Zero! Dici di aver lavorato con passione e onestà? Nessuno lo mette in dubbio, ma l’onestà va ben oltre il semplice essere ligi al proprio dovere: esiste anche l’onestà intellettuale, che non sappiamo se abbiate fatta effettivamente vostra“.
“Cari cittadini, l’ex fascia tricolore (che decanta passione e onestà), dopo aver ricevuto la sfiducia di ben nove consiglieri, ha (alla faccia della congiura degli infami!) varato un provvedimento sindacale, il giorno 20, con cui è stato revocato l’incarico ad un dirigente del Comune, precisamente collocato all’area affari generali. Forse perché era uno dei pochi non allineato alla sua di “guida”? E come lo chiami, ex Sindaco, questo provvedimento? Sempre frutto di passione? Altroché, questa è la peggior politica mai adottata fino ad oggi. Una vendetta di cattivo gusto: delle vere e proprie ritorsioni. E non dimentichiamo quando al comizio , l’unico che facesti al rione Napoli, contestavi i tuoi antagonisti per aver saccheggiato uffici e allontanato LSU. Hai fatto esattamente lo stesso! Insomma, cambiare tutto per non cambiare niente. Avete, tu e i tuoi amici di avventura, dissidenti esclusi (chiaramente messi all’angolo), sbandierato un cambiamento al quale neppure voi credevate! Avete provato a mettere da parte la vostra maggioranza per costruire altrove, un “altrove” che al momento opportuno non ha potuto tirarsi indietro, vostro malgrado“.
“Teverola merita rispetto, Noi meritiamo rispetto. Ci siamo sempre battuti per la nostra città, gratuitamente, senza assessorati, senza alcuna carica politica, continueremo a farlo e, ove mai fosse necessario, provvederemo a raccontare pubblicamente tutto quanto da voi fatto e che al popolo non è mai stato raccontato. Noi – conclude il sodalizio teverolese – abbiamo la faccia, pulita, di poter dire sempre ciò che pensiamo. E a chi crede che Teverola abbia avuto la “rinascita”, vi ricordiamo che ciò che è stato fatto in questi tre anni, caratterizzati chiaramente da una lunga e insistente assenza (nel senso di sordità e cecità mai verificatasi, sempre perché noi eravamo il nulla), era il minimo che potessimo ricevere. Avere dei servizi non è cosa di cui dobbiamo rendere grazie, è un nostro diritto e i diritti sono diritti. Inutile, dunque, vaneggiarsi. Hai fallito, almeno per noi. Per il resto, se ne avete il coraggio, ripresentatevi alle prossime elezioni e, al cospetto teverolese, date le dovute spiegazioni. Vecchi e nuovi che siate, maggioranza e opposizione che eravate“.
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