Truffa specchietto nell’Avellinese: denunciati un Casertano e un Napoletano

Credevano di poter mettere a segno in irpina la famigerata “truffa dello specchietto” e garantirsi così, in modo impunito, illeciti profitti. Ma non è andata come speravano.

A finire questa volta nella rete dell’Arma un 25enne di Caserta ed un 28enne di Napoli, con a carico precedenti di polizia, che sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria in quanto ritenuti responsabili del reato di tentata estorsione.

I due, vagabondando tra Avellino e Mercogliano, sceglievano con cura la loro vittima.

Attuando un piano seriale avevano simulato il danneggiamento dello specchietto del loro veicolo, accusando gli ignari malcapitati che, subodorando l’inganno, non “abboccavano” alla richiesta di denaro avanzata dai malviventi ed allertavano i Carabinieri.

L’immediata attività d’indagine sviluppata dai militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Avellino e della Stazione di Mercogliano, estrinsecatasi attraverso l’acquisizione di utili informazioni nonché di video dalle telecamere di tutta la zona e l’analisi degli elementi raccolti, permetteva di indentificare i due presunti responsabili.

Alla luce dei probanti elementi raccolti, per gli stessi è scattato il deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.

Quella dello “specchietto” è un tipo di truffa molto noto: un famoso raggiro per ottenere soldi facili dagli automobilisti e che non smette di mietere vittime: la dinamica delle truffe è molto simile e la richiesta di immediato risarcimento in denaro per il “danno” al fine di mettere a tacere la controversia sia aggira solitamente tra i 50 ed i 200 euro. Tutto inizia con un colpo secco all’auto della vittima prescelta, spesso appena percettibile, seguono suoni di clacson o luci abbaglianti. Per semplice cortesia e non comprendendo cosa accade, ci si fermerà per ascoltare di cosa il conducente dell’altro veicolo vuole avvisarci con tanta urgenza. Nella truffa il sedicente danneggiato accuserà di aver subito un danno alla sua auto e cercherà di dare maggiore credibilità al raggiro mostrando lo stato (naturalmente il danno all’auto è stato appositamente fatto in precedenza).

I truffatori contano sulla convenienza per l’automobilista di chiudere la questione istantaneamente o di compilare, in alternativa, il modello di contestazione amichevole attendendo la risposta dell’assicurazione.

Qualora si abbia sentore di truffa è opportuno avvisare subito le Forze dell’Ordine: l’intervento, oltre a sventare la truffa, consentirà di mettere a verbale eventuali danni arrecati all’auto.

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Redazione

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