A rischio la dop “terre Aurunche”: il j’accuse della Ugl Caserta

“Ancora una volta, un pezzo di economia di terra di lavoro rischia di scomparire a causa di un mancato adempimento burocratico”. Lo dichiara il Segretario Provinciale della Ugl Caserta Ferdinando Palumbo che commenta lo scioglimento del Consorzio di tutela dell’Olio dop Terre Aurunche.

Il manufatto, che assicura una produzione annua vicina ai 20.00 quintali proviene dalla coltivazione di una vasta superficie propria dei comuni di Caianello, Carinola, Cellole, Conca della Campania, Falciano del Massico, Francolise, Galluccio, Marzano Appio, Mignano Monte Lungo, Mondragone, Rocca D’Evandro, Roccamonfina, San Pietro Infine, Sessa Aurunca, Sparanise, Teano, Tora e Piccilli; è un presidio di biodiversità che una volta messo a regime potrebbe arrivare a fatturare decine di milioni di Euro.

“Non vorrei che quello di cercare pretesti e divisioni sia diventato il modus operandi di questa provincia” ha proseguito Palumbo “l’auspico è che donne ed uomini di buona volontà riescano nel difficile compito di sovvertire la decisione del Ministero delle politiche agricole, consentendo così di non disperdere un patrimonio storico di conoscenze, qualità e forza lavoro”.

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Redazione

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