Cesa. Housing Sociale, Tramontano srl: “Comune rispetti la sentenza TAR”

La sentenza del Tar della Campania ha fatto chiarezza: annullare la delibera del consiglio comunale che diceva ‘no’ all’housing sociale e invitare l’amministrazione comunale di Cesa a rifare tutto l’iter.

La Tramontano s.r.l., società interessata della vicenda, conferma che “il tentativo di bloccare un intervento edilizio già ultimato ed il cui cambio di destinazione d’uso è stato urbanisticamente già definito dagli uffici comunali competenti. La stessa sentenza ha certificato che la normativa di riferimento consente di operare in deroga agli strumenti urbanistici vigenti. Nella sentenza è ben specificato che il consiglio comunale non ha rispettato i principi di legalità e trasparenza“.

Il comportamento del sindaco è in contrasto con l’orientamento dello stesso ente comunale, in quanto già sotto l’egida della sua stessa amministrazione, è stato rilasciato già permesso per intervento omologo di housing sociale su un lotto confinante. Senza tralasciare che il Comune di Cesa, grazie ai suoi rappresentanti, è stato condannato a pagare le spese di giudizio, oltre accessori di legge e rimborso del contributo unificato, e senza dimenticare i soldi che la comunità ha già sborsato con i pareri legali. Per rispetto degli organi inquirenti, attesi i risvolti penali della grave vicenda, per ora ci siamo limitati a riportare il contenuto effettivo della sentenza, che va rispettata“.

Con housing sociale (nella locuzione inglese social housing), edilizia residenziale sociale (ERS) o edilizia abitativa sociale (da non confondere con la tradizionale edilizia residenziale pubblica) si identifica una determinata tipologia di interventi immobiliari e urbanistici, dove questioni che di solito vengono gestite separatamente sono affrontate in maniera organica nel medesimo contesto: emergenza abitativa; percorsi di formazione all’autonomia; accesso ad alloggi di qualità e alta efficienza energetica (in locazione o acquisto); supporto alla costruzione di una comunità di abitanti; progettazione di spazi collettivi condivisi e aperti alla città; creazione delle condizioni per un impatto positivo sul quartiere; strumenti per la ricerca e l’innovazione sociale e pratiche sostenibili per l’abitare.

Uno degli obiettivi dell’housing sociale è quello di garantire benessere abitativo e integrazione sociale, infatti in un unico complesso trovano posto tanto alloggi popolari che rispondono alle politiche di un ente pubblico quanto alloggi privati gestiti da Sgr, Fondazioni o Cooperative. Inoltre vi è una particolare attenzione nella selezione degli abitanti, in modo da creare una comunità il più possibile ricca ed equilibrata: ogni progetto ha una quota di giovani, single, anziani, coppie, disabili. Tradizionalmente, invece, l’edilizia residenziale pubblica utilizza criteri burocratici oggettivi (liste e graduatorie) che non possono quindi tenere conto delle peculiarità e dei bisogni delle persone e della comunità.

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Redazione

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