Roma. Ennesima aggressione ad un poliziotto: la denuncia del Coisp

Solo pochi giorni fa, a seguito dell’ultima aggressione a due Poliziotti avvenuta a Crotone, il COISP chiese al Governo di porre in essere una reale tutela nei confronti degli uomini e donne “in divisa”, con una legislazione di supporto alle attività delle Forze di polizia, a cominciare da una norma che preveda l’impossibilità per chi aggredisce un Poliziotto, un Carabiniere, di accedere ai benefici concessi con il rito abbreviato, patteggiamento e ad altri sconti di pena. Ebbene, mentre si consumava quell’aggressione a Crotone, un altro Poliziotto veniva aggredito a Roma.

“Alle 23:20 del 4 settembre u.s.- denuncia il Segretario Generale del Sindacato di Polizia COISP, Domenico Pianese -un Sovrintendente Capo della Polizia di Stato di 45 anni che si stava recando ad effettuare il proprio turno di servizio, nota un’auto in terza fila che bloccava il traffico e decide quindi di intervenire. Ferma la sua autovettura, si qualifica e con cortesia chiede agli occupanti di parcheggiare regolarmente, per favorire il regolare deflusso delle auto. L’invito non solo non viene accolto ma il passeggero inizia anche ad inveire nei confronti del poliziotto. Considerata l’insistenza a voler mantenere un comportamento contro le norme del codice della strada e contro ogni forma di buon senso, il poliziotto li invita nuovamente a liberare il passaggio alle altre auto, nonché a presentare i documenti per consentirne l’identificazione. Uno degli occupanti dell’auto scendeva e, continuando ad inveire nei confronti del poliziotto, pensava bene di prenderlo a cazzotti, fin quando non lo vedeva cadere a terra, per poi darsi alla fuga a piedi”.

“Già quanto sopra descritto- continua Pianese -è inaccettabile in qualsiasi Paese finanche quelli democratici come il nostro. Ma il peggio deve ancora venire! Nonostante le percosse gli abbiano creato la rottura del setto nasale (ben 40 gg. di prognosi), il Poliziotto ha la forza di rincorrere il ragazzo e ne nasce un rocambolesco inseguimento a piedi per diverse centinaia di metri, dove il poliziotto inseguiva l’aggressore ed a sua volta (pazzesco davvero!!) veniva inseguito dagli amici del ragazzo che lo aiutavano una a sfuggire ad un primo fermo da parte del Poliziotto”.

“La fuga – prosegue il leader del COISP – terminava grazie anche all’ausilio di pattuglie della Polizia intervenute sul posto ed allertate, su richiesta del Poliziotto, da alcuni cittadini onesti. Arrestato e processato per direttissima l’aggressore otteneva gli obblighi di firma in attesa di essere giudicato. Forse oggi lui o un suo amico parcheggerà nuovamente in terza fila e picchierà a sangue chiunque oserà invitarlo a spostare l’auto mal che possa andargli verrà costretto a mettere due firme al giorno in un quaderno di un Ufficio di Polizia anziché una sola. Il COISP continua a sollecitare il Governo a prendere serie ed immediate iniziative a tutela delle Forze dell’Ordine e nei confronti dei tanti, oramai troppi, che sono convinti, a ragione a quanto si vede, di poter aggredire e pestare impunemente un Poliziotto. Si faccia in fretta prima che accada l’irreparabile”.

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Redazione

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