Sicurezza edifici scolastici a Napoli, esposto di Sud Protagonista

“Nel primo giorno di scuola in Campania, abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli sull’emergenza sicurezza che colpisce la maggioranza degli edifici scolastici, particolarmente a Napoli, ed una richiesta al Ministero dell’Istruzione affinchè vengano chiuse le scuole strutturalmente a rischio e si effettuino le necessarie verifiche ed accertamenti sulle altre scuole, dando impulso ad interventi di manutenzione, a tutela della incolumità di studenti e docenti”.

Ad annunciarlo il Segretario Federale di “Sud Protagonista”, Salvatore Ronghi, unitamente  al Portavoce cittadino, Luigi Ferrandino, in una conferenza stampa tenuta davanti all’istituto comprensivo Bovio Colletta, sito in via Carbonara, a Napoli, insieme con  la responsabile di Cnal, Lucia Di Pietro, il dirigente cittadino, Salvatore Scarfiglieri e la responsabile settore scuola Imma Guariniello.

“E’ molto negativo iniziare l’anno scolastico nell’insicurezza sulla staticità e sullo stato di manutenzione degli edifici scolastici e con un patrimonio immobiliare spesso lasciato alla sola buona volontà delle scuole stesse, dei presidi e delle famiglie degli studenti”– ha detto Ronghi – per il quale “come è accaduto per la tragedia del crollo del ponte Morandi di Genova, in caso di disgrazie, le relative responsabilità finiscono col ricadere sui funzionari e, quindi, sui presidi, che, ingiustamente, finiscono col pagare colpe altrui”.

 “Alla luce dei gravi episodi che si sono verificati negli anni scorsi, ben 117 crolli in tre anni tra Lombardia, Piemonte, Lazio, San Giuliano di Puglia, Campania, Marche, Umbria, Abruzzo etc., a tutela dei nostri figli, riteniamo necessario l’intervento dell’Autorità Giudiziaria affinché si accerti la totale conformità degli edifici scolastici napoletani alle norme di sicurezza, così da evitare di rincorrere inauspicabili tragedie ed agire preventivamente per rimuovere ogni fattore di rischio calcolabile e procedere al sequestro cautelativo delle strutture scolastiche non a norma ” – ha sottolineato Ferrandino.

“Come sindacato Cnal, scendiamo in campo al fianco dei presidi e dei docenti che sono spesso i capri espiatori di una situazione in cui i Comuni e le Municipalità vengono meno ai propri doveri e, di conseguenza, essi, come è già accaduto in altri casi, finiscono col pagare responsabilità che non gli appartengono” – ha sottolineato Di Pietro – che ha annunciato una serie di incontri con le direzioni scolastiche  e il corpo docenti per mettere in campo una piattaforma operativa su questo delicato tema”.

“Da uno studio svolto nella nostra Regione risulta che il 90,5% degli edifici scolastici sono in territori a rischio e solo il 20% di essi è stato costruito secondo criteri antisismici, e sul 28,5% è stata eseguita una verifica – ha spiegato Scarfiglieri – ; va tenuto, inoltre, in considerazione che il territorio cittadino napoletano è ad alto rischio sismico e, peraltro, costretto tra due zone vulcaniche, ovvero Vesuvio e Campi Flegrei e ciò rende il rischio crolli ancora più concreto. Occorre, dunque, intervenire con tempestività onde evitare di dover piangere quelle che sarebbero delle morti ‘annunciate’”.

“Abbiamo svolto un’indagine svolta nella città di Napoli, che ha riguardato 402 edifici scolastici, per una popolazione di oltre 90.000 studenti ed è risultato che, seppure tutti gli edifici abbiano un certificato di agibilità, di collaudo statico, di agibilità igienico sanitaria, solo 71 di essi, ovvero il 17%, sono costruiti con criteri antisismici. Inoltre,   il 62% degli edifici necessita di interventi urgenti di manutenzione straordinaria per adeguamento alle norme e per eliminazione rischi, principalmente per impiantistica e prevenzione incendi” – ha aggiunto Guariniello.

I dirigenti di “Sud Protagonista” hanno, infine, annunciato che visiteranno le scuole di Napoli e della Campania ed incontreranno i dirigenti scolastici affinchè si possa mettere avere un quadro completo delle scuole che, al di là delle documentazioni formali, non offrono totali garanzie per la sicurezza e per sollecitare gli enti competenti a compiere i necessari interventi volti a prevenire disastri”.

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Redazione

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