Tv. Tutto pronto per la seconda serie de ‘I Bastardi di Pizzofalcone’
A Pizzofalcone il commissariato è nuovamente operativo. I Bastardi hanno dimostrato sul campo di essere un’ottima squadra e le squadre che funzionano non si cambiano. L’entusiasmo per le grandi sfide contro la criminalità è rimasto immutato e tra i vicoli di Napoli c’è ancora tanto malaffare, così per Lojacono e i suoi uomini si apre una nuova stagione di indagini e di difficili casi da risolvere, ma non solo. Per tutti i Bastardi, uomini o donne che siano, i fronti su cui combattere sono tanti, non ultimo quello privato e sentimentale: per nessuno di loro semplice e scontatamente appagante. Dai romanzi della serie de “I Bastardi di Pizzofalcone” di Maurizio de Giovanni (Einaudi Stile Libero) sei prime serate tv con Alessandro Gassmann, per la regia di Alessandro D’Alatri, in prima visione su Rai1 da lunedì 8 ottobre e la prima puntata in anteprima on line su Rai Play lunedì 1 ottobre.
Abbiamo lasciato i nostri Bastardi con un calice di vino, discretamente tristi e felici, sul terrazzo del commissariato di Pizzofalcone, mentre brindavano all’anno nuovo. E dal terrazzo ripartiamo. Con un nuovo brindisi che però avrà un esito imprevisto. Ma su questo, ovviamente, manteniamo il riserbo. Così come restiamo zitti e muti sul finale a sorpresa. Quello che possiamo dirvi è che il commissariato è ormai operativo a tutti gli effetti e nessuno, in questa nuova edizione, tenterà realmente di farlo chiudere. I Bastardi si sono rivelati una buona squadra e il successo paga. Più sul piano del lavoro che su quello privato. Perché nella vita privata, i nostri personaggi, chi più chi meno, restano ‘anime inquiete’. Afflitte da uno spleen che è la faccia nostalgica dell’allegria che si consuma all’ombra del Vesuvio. Lojacono vivrà la sua storia d’amore con la Piras fra mille dubbi, equivoci, incomprensioni e ostacoli. Il primo dei quali si chiama Marinella: la figlia di Lojacono vive il delicato passaggio dalla prima adolescenza all’età adulta a fianco del padre. Si trasferisce a Napoli. E, più o meno consapevolmente, lavora contro la storia d’amore fra l’ispettore e la magistrata. A questa situazione si aggiunge la cronica insicurezza sentimentale della Piras e lo smisurato orgoglio di Lojacono. Senza contare che sull’ispettore, fin dalle prime puntate, grava un forte sospetto. Un sospetto terribile che sembra condurlo alla perdizione. Ma anche di questo non possiamo rivelare di più. Possiamo invece dire che fra gli ostacoli del cuore che minano la relazione Lojacono-Piras, spunta un nuovo personaggio: Buffardi. Magistrato dell’Antimafia sommamente mediatico. Uomo senza dubbio affascinante. Più per i suoi difetti (maschilista, narciso ed arrogante) che per le sue virtù (è bravissimo nel suo lavoro). Anche Alex e la Martone, in questa seconda serie, proseguono la loro storia d’amore. E anche per loro non è affatto semplice. Alex si è strappata alla famiglia, andando a vivere da sola. Ma l’ombra del padre grava su di lei, creandole mille insicurezze e problemi. Nella asimmetria dei loro vissuti e dei loro desideri, le due donne vivono tutta la fragilità del loro rapporto. La Martone, più grande e più consapevole, vorrebbe una relazione ‘matrimoniale’, mentre Alex vuole godersi la libertà appena conquistata. La gelosia della Martone induce Alex a degli eccessi che potrebbero metterla in pericolo. Da qui: gelosie, risentimenti, rotture dolorose e appassionate riconciliazioni. E poi c’è Aragona. Personaggio che cresce puntata dopo puntata, senza mai perdere il suo lato ‘cialtrone’. Simpatico come sempre ma più ‘maturo’. Lo si vede anche nella sua relazione con Irina, la bella cameriera dell’Hotel dove l’agente scelto continua ad alloggiare a spese del padre.
E Pisanelli? Finalmente si prende cura della sua malattia, ma anche dal letto di un ospedale non smette di cercare il killer dei suicidi. Questa volta arriverà alla verità, la scoperta però non riuscirà a renderlo felice. E poi c’è Ottavia. Sempre esperta di Internet, ma in questa nuova serie qualche volta lascia il computer per seguire le indagini sul campo. A questo scarto professionale ne segue un altro sul versante privato. Da tanto non sentiva il suo cuore battere così forte. Vive una dolcissima storia d’amore, ma di nascosto, senza abbandonare (e come potrebbe) figlio e marito. Fino a che sarà costretta a una scelta. Cosa sceglierà? Per saperlo bisogna aspettare. E siamo a Francesco Romano, assistente capo. Uno dei personaggi più tormentati, dove le luci e le ombre si confondono e si sovrappongono. Lo abbiamo lasciato separato dalla moglie e prossimo al divorzio. Lo ritroviamo più o meno nella stessa situazione ma con una grossissima novità: una neonata in pericolo di vita che ritrova una mattina nel cassonetto davanti al commissariato. Lui la porta in ospedale e, da quel momento, vive per lei. Vorrebbe adottarla, ma per farlo dovrebbe rimettersi con la sua ex moglie. Lui vorrebbe ma lei è molto incerta. Troppo incerta. E poi c’è la dottoressa Susi che ha avuto in cura la bambina e, di fatto, l’ha salvata. E’ una persona speciale e ha degli occhi dolcissimi. Ancora una parola sui casi di puntata. Senza averlo programmato, ci siamo ritrovati con dei gialli che hanno un filo comune molto forte: indagano il disagio della famiglia e il rapporto fra genitori e figli. Un tema vecchio come il mondo e, al tempo stesso, di strettissima attualità.