Carinaro. Moretti: “Negli ultimi anni è mancata quella politica sana”

“Sono ormai passati diversi mesi dalla caduta dell’Amministrazione Dell’Aprovitola, dovuta come sappiamo alle dimissioni di 7 consiglieri comunali (3 di maggioranza e 4 di opposizione). Se ne sono dette tante, ne abbiamo ascoltate tante, con accuse reciproche sulle responsabilità dello sfascio. Noi, insieme a tantissimi cittadini, riteniamo che lo scioglimento anticipato del consiglio ha avuto anche altri e più gravi motivi che per ragioni di opportunità volutamente non sono stati detti. A noi oggi tutto questo poco interessa, perché rappresenta il passato e perché sarà il popolo sovrano a fare le giuste riflessioni e a punire i responsabili. In questo momento così delicato, riteniamo fondamentale porre l’attenzione sul progetto per il futuro della nostra comunità, sulla classe dirigente che sarà chiamata a guidarla per i prossimi 5 anni e sulle azioni programmatiche da porre in essere affinché la nostra amata Carinaro torni ad essere il paese “guida” dell’agro aversano sul versante della democrazia e della vivibilità, cioè come lo era fino a pochi anni addietro”. E’ il pensiero di Mario Moretti facente parte dell’associaizone Terra Nostra Carinaro.

“Negli ultimi anni la politica è mancata, quella politica sana, vera, caratterizzata da idee ma soprattutto da persone capaci di saperla interpretarla. D’altronde il fallimento della passata amministrazione ne è la riprova, una compagine fatta di persone messe insieme con l’unico scopo di arrivare al potere, che ha prodotto nulla per il paese, anzi addirittura danni. Tutto questo è da evitare assolutamente. Basta con gli inciuci, basta con le sfrenate ambizioni personali, con le spartizioni di potere, con la solita concezione affaristica e clientelare della politica. Bisogna invece riavvicinarsi alle persone, uscire dal palazzo chiuso del potere, scendere tra le strade e le piazze, ascoltare e guardare le persone negli occhi e cercare di interpretare i bisogni della gente avendo la capacità di canalizzarli in un complessivo progetto di rilancio civile e sociale del paese. Solo così facendo, potremmo cominciare a ridare un senso alla politica. Il prossimo anno saremo chiamati alle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale, un passaggio fondamentale e delicato per la nostra comunità, visto che ci saranno da affrontare immediatamente tante tematiche importanti: l’ambiente, la sicurezza, il sociale e lo sviluppo urbanistico, industriale ed occupazionale. Immaginiamo e ci auguriamo che le persone deputate ad assumersi l’onore e l’onere di avviare questo nuovo percorso, siano rappresentate in gran parte da giovani, donne e uomini vogliosi di mettersi in gioco per ridare lustro alla nostra comunità e serenità ai cittadini. Coloro che hanno fallito possono benissimo fare un passo indietro. Carinaro ha bisogno di un progetto che sappia coniugare la grande ansia di rinnovamento con quel pizzico di esperienza sempre utile ad affrontare il difficile processo di ricostruzione di Carinaro”.

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Redazione

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