Divorzio e affido condiviso, Aiga a colloquio con i senatori Pillon e Pellegrini

Lo scorso 9 ottobre una delegazione di AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) ha incontrato il senatore Simone Pillon ed il senatore Emanuele Pellegrini, primi firmatari del DDL 735 presentato al Senato in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità.

Nel corso del colloquio, i senatori firmatari hanno ascoltato le osservazioni dei giovani avvocati con riferimento ad alcuni aspetti del disegno di legge.

AIGA ritiene infatti che, per quanto possano essere condivisibili gli obiettivi del DDL – peraltro dichiarati “intangibili” dai senatori anche nel corso dell’incontro – volti a restituire centralità all’interesse del minore e maggiori responsabilità ai genitori separati, vi è il rischio che gli stessi siano difficilmente raggiungibili attraverso il quadro normativo proposto, in considerazione del fatto che, in materia di famiglia, la casistica concreta è estremamente variegata.

Il rischio evidenziato da Aiga è che l’impianto normativo de quo possa disincentivare i genitori dal separarsi, costringendoli a mantenere formalmente intatti nuclei familiari di fatto già disgregati, con conseguenze a dir poco negative su quei minori il cui primario interesse, invece, si vorrebbe e dovrebbe tutelare.

I senatori Pillon e Pellegrini, avvocati che esercitano la professione, hanno dimostrato grande sensibilità per il tema trattato, oltre che la competenza di chi quotidianamente affronta le problematiche de quibus.

Conseguentemente, hanno mostrato grande apertura verso le non poche osservazioni di AIGA. volte a migliorare la riforma nei punti più sensibili, rendendosi disponibili a raccogliere quanto esposto.

In particolare, i senatori hanno chiarito come il percorso di mediazione familiare non sia affatto obbligatorio, ma come lo sia invece, quale condizione di procedibilità, il solo primo incontro informativo gratuito; hanno chiarito che il DDL intende far assumere ai genitori in prima persona, perché solo loro conoscono le esigenze dei figli, la responsabilità di scelte che riguardino la loro quotidianità, mediante la predisposizione del c.d. piano genitoriale; ha chiarito che la bigenitorialità con tempi equipollenti e paritari (con i giusti correttivi di cui si è discusso ampiamente) restituisce ai figli il genitore non collocatario, perchè è più importante per i bambini avere un rapporto equilibrato e continuo con entrambi i genitori, piuttosto che vederli i canonici due pomeriggi a settimana e fine settimana alternati; hanno tranquillizzato i giovani avvocati che il mero rifiuto del figlio non comporterà l’allontanamento del genitore, se non accompagnato da manipolazioni psichiche o da accuse evidentemente false e infondate di abusi e violenze fisiche. Sul tema del mantenimento diretto le osservazioni di AIGA sulla concreta possibilità che la superiorità economica di un genitore rispetto all’altro in questo contesto possa degenerare e diventare

non solo un grave deterrente, ma anche uno squilibrio pesante a danno del genitore più debole, sono state recepite dal senatore Pillon, che ha invitato i giovani avvocati a fornire possibili soluzioni sotto forma di emendamento.

AIGA, non potendo tacere la propria soddisfazione per la volontà di cooperazione trovata, auspica di poter effettivamente offrire il proprio contributo al miglioramento della riforma, reputando fondamentale non dimenticare la fisiologica debolezza dei reali destinatari della stessa.

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Redazione

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