Europee, Brignone: “Donne non siano riempi liste”
“Nel governo del cosiddetto cambiamento non c’è una visione della donna nella società, se non nel ruolo di madre. Il ddl Pillon è diretta espressione di un’idea del genere. La nostra proposta politica rispetto a questo tema non vuole favorire le madri e punire i padri, ma tutelare la serenità dei figli. E per questo l’unica vera soluzione è l’uguaglianza di genere. Ma i problemi delle donne non nascono con questo governo. Ricordo, per esempio, che cosa ha fatto quello precedente con il Fertility Day. Ora è arrivato il momento di femminilizzare la politica, che significa smettere con un confronto machista e muscolare: e quindi vuol dire aprirsi e ascoltare”. Lo afferma la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, nel corso dell’intervento agli Stati Generali delle donne in corso a Bologna al centro civico G. Costa.
“Questo è il Paese – aggiunge Brignone – in cui se una donna subisce una violenza sessuale chiedono come fosse vestita. Se poi la donna viene uccisa, dopo viene anche vivisezionata: il corpo della vittima diventa oggetto di campagna elettorale e carne da macello per la stampa. In Italia se una donna fa carriera viene attaccata e in alcuni casi, come ha denunciato il rettore della Normale di Pisa, addirittura diffamata con lettere anonime. Il modello a misura di uomo ci ha portato a questo: bisogna cambiare genere alla politica. Questa giornata non è solo di protesta, ma l’avvio di una elaborazione costante di proposte. E la mobilitazione deve guardare alle elezioni Europee, in cui le donne non devono essere ‘riempi liste’: dovranno essere protagoniste”.