Maddaloni. Rapina negozio col coltello: arrestato 44enne

Nella giornata del 26 ottobre 2018, i Carabinieri della Stazione di Maddaloni hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal locale Ufficio G.I.P. nei confronti di DE LUCIA CAMPANA Gioacchino, nato ad Acerra il 26.06.1974, residente in San Felice a Cancello, frazione Cancello Scalo, Via Botteghino n° 25, ritenuto responsabile del reato di cui agli artt. 628 1° e 3° co. n.1 c.p., rapina a mano armata, in danno dell’esercizio commerciale “Kin & Kin”, con sede in Maddaloni, via Napoli, fatto accertato in data 13.06.2018.

Il provvedimento odierno giunge all’esito di una rapida attività di indagine, diretta da questa Procura e condotta dalla Stazione Carabinieri di Maddaloni, al fine di fronteggiare l’allarmante aumento dei delitti di rapina a mano armata, commesse in pregiudizio di varie attività commerciali. In particolare il 13.06.2018, nel Comune di Maddaloni, all’interno dell’esercizio commerciale “Kin Kin” sito alla via Napoli si verificava una rapina ai danni del proprietario del suddetto locale. Sulla base della sua denuncia si appurava che verso le ore 16:00 del medesimo giorno si introduceva all’interno dell’esercizio commerciale un soggetto di sesso maschile, alto circa 170 cm, con volto travisato da cappello e occhiali dal sole, che si dirigeva direttamente verso il registratore di cassa. Il denunciante riferiva che tale soggetto, una volta raggiunto il bancone del locale, gli puntava contro un coltello della lunghezza di 20 cm e lo minacciava di morte, così appropriandosi dell’incasso, sottraendo il registratore di cassa.

Si acquisivano le registrazioni del sistema di videosorveglianza del negozio in questione e quelle di altro esercizio commerciale (Penny Market) sito nella medesima strada, sul lato opposto della carreggiata. Sulla base di tali registrazioni si riusciva a ricostruire il tragitto effettuato dal rapinatore ed estrapolare parte del numero di targa dell’autovettura (il rapinatore, al fine di
evitare l’identificazione, aveva modificato alcune lettere della targa mediante nastro isolante).

Dopo aver effettuato diverse combinazioni relative alla suindicata serie alfa-numerica, emergeva che una Fiat Panda corrispondente al modello di quella oggetto di indagine era di proprietà di tale DE LUCLA CAMPANA Gioacchino. La polizia giudiziaria estrapolava l’effigie del DE LUCIA CAMPANA Gioacchino dalla Banca Dati Forze di Polizia al fine di sottoporla all’individuazione fotografica da parte del denunciante che la riconosceva senza ombra di dubbio.

Decisivo il riscontro all’attività di indagine era fornito dalla mappatura del segnale GPS della copertura assicurativa della autovettura del prevenuto. Si accertava che effettivamente il veicolo in oggetto aveva percorso il medesimo tragitto ricostruito dalla PG attraverso il confronto delle telecamere dei due esercizi commerciali.

Redazione

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