Maddaloni. Ufficio di Piano, PD: “Pronti a contribuire per un PUC che porti sviluppo”
Si è insediato nel pomeriggio di martedì 2 ottobre l’ufficio di piano, cui spetterà l’onere di condurre l’iter per l’adozione e l’approvazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale della Città di Maddaloni. L’ufficio è stato riconvocato per giovedì 10 ottobre, quando entrerà nel vivo la fase di confronto tra gli amministratori ed i tecnici che lo compongono.
“Siamo soddisfatti – commenta il consigliere comunale del Partito Democratico Angelo Campolattano – di come sia andato questo primo incontro. Abbiamo apprezzato l’apertura del sindaco, che ha invitato la minoranza ad avanzare le proprie proposte ed a collaborare fattivamente. Noi siamo pronti a lavorare in questa direzione, per un PUC che sia in grado di riconnettere la nostra città con i contesti urbani limitrofi. Riteniamo sia necessario tener conto anche degli aspetti sovra comunali che incidono su Maddaloni, come, a titolo esemplificativo, la realizzazione della Zona Economica Speciale nell’area interportuale e del nuovo Policlinico, con la probabile dismissione dell’ex Cementir, nell’area nord della città. Aspetti che il progetto dell’architetto Bernasconi, che va derubricato a studio preliminare, non tiene invece in considerazione. Sarà fondamentale che tutte le forze in campo siano disponibili scardinare rendite di posizione fini a se stesse, affinchè l’interesse della comunità prevalga su quello dei singoli. C’è tanto da fare – conclude Campolattano – ma ci siamo proposti alla città con un’unica aspirazione: quella di metterci a lavoro nell’esclusivo interesse del bene comune”.
A rappresentare i democratici nella veste di tecnico è invece l’architetto Carmine Addesso, dirigente ed amministratore di lungo corso del Partito Democratico. “I presupposti per fare un buon lavoro – commenta Addesso – paiono esserci. Se nessuna scelta è precostituita, all’attuale classe dirigente spetterà il compito di confrontarsi su scelte e soluzioni che determineranno le sorti della nostra città almeno per i prossimi 20 anni. Abbiamo tutti una grossa responsabilità, ma con spirito di collaborazione e senza prove di forza si possono produrre atti in grado di portare sviluppo in città”.