Napoli. 118 campano, Ciarambino: “Resterà peggior servizio in Italia”

“Oggi la maggioranza in Consiglio regionale ha offeso la dignità e leso i diritti degli operatori del servizio di 118 e ha dimostrato, ancora una volta, che squallide manovre elettorali continuano a prevalere sull’interesse dei cittadini. Bocciando la nostra mozione sulla razionalizzazione del servizio regionale sanitario di emergenza e urgenza, sottoposta e approvata dagli operatori e dal presidente nazionale della Sis Mario Balzanelli, i politici regionali al soldo di De Luca hanno dimostrato che i loro precompilati attestati di solidarietà nei confronti di operatori del 118 vittime di aggressioni sono pura ipocrisia e che non c’è alcuna volontà di fare ordine in un servizio salvavita. Ipocrisia incarnata oggi in aula dal consigliere Stefano Graziano, che ha fatto intendere chiaramente di voler rinviare il tema ai lavori della Commissione che presiede da appena qualche settimana, col solo obiettivo di volersi intestare un provvedimento su una materia di cui non si è mai occupato. Per questa gente l’interesse di bottega verrà sempre prima dell’assistenza ai cittadini e di questo ne pagheranno il conto quando il giudizio tornerà ai cittadini di questa regione, come sta accadendo da anni a livello nazionale con un partito a un passo dall’estinzione”. E’ quanto dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.

“La nostra mozione – prosegue Ciarambino – era tesa a dare uniformità a un servizio oggi per la gran parte svolto da volontari. Bisogna procedere alla creazione di piante organiche, adeguando il personale del 118 al reale fabbisogno e tenendo conto che parte di esso è stato intanto trasferito nei pronto soccorso. Serve, per questo, una gestione integrata del personale medico e infermieristico e la garanzia della partecipazione dei medici di continuità assistenziale alle attività di emergenza per i codici bianchi e verdi. E’ necessario, inoltre, adeguare il numero delle ambulanze, in considerazione anche delle condizioni di viabilità in alcune aree interne. Avremmo voluto impegnare De Luca a dare attuazione a quanto previsto dal piano ospedaliero, istituendo una struttura di coordinamento regionale. Non possiamo più consentire che 7 Asl abbiano 7 diversi sistemi di gestione del 118. Siamo in una regione in cui non esiste la rete ictus, che detiene la maglia nera per morti di parto e dove nella sola area metropolitana di Napoli per una rete trauma si può contare sul solo Cardarelli, mentre i tempi di intervento medi delle ambulanze sono di 28 minuti, a fronte dei 12 previsti per legge. Solo alcuni degli esempi emblematici del disastro sanità a firma di De Luca, del suo partito e ora anche dell’ultimo dei “soldatini” del governatore, Stefano Graziano”.

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Redazione

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