Napoli. 118 in Campania, UMUS: “Bene intervento Commissione Sanità”
“L’UMUS ringrazia tutti i consiglieri componenti della V Commissione Regionale Campana per le convergenze raggiunte sulla questione 118, segnale di un positivo impegno nei confronti dei cittadini e degli operatori del 118 della Campania. Si sono trattati ed individuate importanti linee d’indirizzo, per un miglioramento del servizio in tema di tecnologie, volontari, gestione integrata territorio e Pronto Soccorsi nelle reti tempo dipendenti, e cosa molto importante sui numeri dei mezzi di soccorso ,decidendo di applicare i dovuti correttivi alle generiche indicazioni di un mezzo medicalizzato ogni 60.000 abitanti o 350 Km, del DM70/15, alle zone particolari come quelle del Cilento e del Beneventano, all Avellinese e alle isole. Positiva l’integrazione funzionale con la Continuità Assistenziale per la gestione territoriale dei codici di bassa gravità, per la scelta di un modello di assistenza distrettuale che si oppone alla visione ospedalocentrica che voleva portare questo importante LEA all’interno dei Pronto Soccorsi, privilegiando il modello h 24 assistenziale della Balduzzi restituendo il P. S ai codici di maggiore gravità ed evitando alla popolazione inutile disagi a causa di una forzata deportazione presso le strutture ospedaliere”. Lo dichiara Gennaro Bassano, Segretario Emergenza Territoriale Campania UMUS 118.
“L’individuazione di piante organiche per infermieri e medici, riconoscendo che il SET-118 necessita di personale stabile ,al fine di realizzare adeguati obiettivi di formazione allo scopo di di assicurare operatori qualificati e prestazioni di qualità. Pertanto tale O.S. accoglie favorevolmente la scelta operata in tema di rinnovo dei contratti allo scopo di contrastare il precariato medico, che data ben 13 lunghi anni ,invitando i sindacati della convenzionata ossia Fimmg, Snami, Intesa, ad un tavolo di concerto, come fatto in altre regioni per una sua risoluzione, stabilizzare i precari lo dice lo stesso Ministro Grillo. Nel merito dico che nulla hanno da temere i giovani medici della medicina generale, ed in particolare mi rivolgo ai corsisti, questo aiuterebbe a liberare ambiti carenti nella C. A. perché non riguarda medici privi di titolo ed eviterà ulteriori passaggi giustificati dalla sola stabilizzazione del posto di lavoro. Per quel che riguarda il nuovo corso di emergenza della medicina generale, farò in modo che venga attuato individuando un numero preciso di medici , programmato in funzione delle reali carenze, allo scopo di assicurare sia elevati standard di formazione ed evitare ulteriore precariato ,a svantaggio della stabilità di sistema, coinvolgendo nella docenza i medici d’emergenza qualificati con l’integrazione delle strutture ospedaliere di riferimento nonché quelle territoriali. In ultimo, rivolgendomi al collega Ficco di Caserta in merito alle sue perplessità in tema dell’impiego del personale convenzionato dell’emergenza della medicina generale, sa bene che i costi sostenuti dall’azienda sono minori di ben del 20% in meno rispetto al contratto dipendente e non parliamo degli straordinari, dell’autoconvenzionamento. Mi meraviglio che non nutre analoghe perplessità per gli appalti di convezioni che prevedono la fornitura di mezzi e uomini da parte di aziende e onlus”.