Napoli. Agrimonda, sottosegretario Micillo: “Mettere fine a disastro ambientale protratto per 23 anni”

“Per 23 anni le comunità di Marigliano e Mariglianella sono state costrette a convivere a ridosso di una bomba ecologica. E a tutta questa gente ciascun rappresentante istituzionale, a qualunque livello, ha il dovere di porgere le sue scuse, unite a un impegno concreto che non si limiti a soli annunci. Se abbiamo deciso di effettuare un sopralluogo, questa mattina, nel sito dell’ex fabbrica di fitofarmaci Agrimonda, è per avere contezza dello stato di avanzamento dell’opera di rimozione e messa in sicurezza dell’area e per garantire a tutti che da oggi il Governo collaborerà con le autorità locali e regionali perché si metta fine, una volta per tutte, a questo scempio. Oramai resta un ultimo step, tre mesi appena per cancellare con un colpo di spugna questo autentico sfregio all’ambiente. E come esponente di questo Governo mi assumo l’impegno di monitorare, con costanti interlocuzioni con le autorità locali e regionali, affinché sia rispettato alla lettera il cronoprogramma”. E’ quanto dichiarato dal sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo, che questa mattina, su sollecitazione del capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello, ha effettuato un sopralluogo sul cantiere dell’ex fabbrica di fitofarmaci Agrimonda, al confine tra i comuni di Marigliano e Mariglianella. Con il sottosegretario Micillo e il consigliere regionale Saiello, erano presenti anche il senatore del Movimento 5 Stelle Raffaele Mautone, il sindaco di Mariglianella, Felice Di Maiolo, numerosi cittadini e attivisti del Movimento 5 Stelle.

“Agrimonda è l’emblema di una politica che per decenni è andata avanti a colpi di strabilianti annunci che si sono rivelati puntuali prese in giro per i cittadini”, ha dichiarato Saiello. “E’ grazie alle nostre battaglie a colpi di atti istituzionali in Consiglio regionale che siamo riusciti a far ripartire le procedure che hanno portato, nel 2015, all’approvazione del piano di risanamento ambientale dell’area del deposito. Purtroppo, nonostante gli impegni assunti dal vicepresidente della Regione Bonavitacola, è stato disatteso il cronoprogramma e le opere procedono a rilento. Oggi abbiamo trovato un cantiere con le impalcature piegate su se stesse e senza più protezioni, a causa del maltempo di questi giorni. Per non parlare di un olezzo insopportabile che è tornato a saturare l’intero quartiere. Il sostegno del Governo – conclude Saiello – certificato dalla presenza del sottosegretario Micillo che ha risposto tempestivamente al nostro invito, rinnova in tutti noi, cittadini e esponenti delle istituzioni, l’impegno a collaborare per fare di questo disastro soltanto un brutto ricordo”.

Redazione

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