Napoli. Monaldi, Ciarambino: “Per il ministero non ci sono condizioni per riattivare Centro trapianti pediatrico”
“Alla luce di quanto emerge dal rapporto dell’ispezione ministeriale compiuta a seguito delle nostre segnalazioni, basate sugli esiti di una serie di audizioni in Commissione Trasparenza, all’ospedale Monaldi non ci sarebbero le condizioni per poter riattivare il Centro trapianti pediatrico. Dall’ispezione compiuta dagli ispettori del ministero della Salute il 16 luglio scorso, sono state evidenziate molte delle criticità che abbiamo segnalato da tempo e che hanno già portato, nel gennaio del 2017, alla sospensione delle attività trapiantologiche pediatriche. Dal conflitto relazionale tra alcuni dei professionisti impiegati nelle attività trapiantologiche, all’eccessiva frammentazione del processo assistenziale, da tempo in capo a più unità operative. Un’organizzazione che è coincisa con un’impennata dei casi di mortalità, al punto che dal 2014 ad oggi dei nove bambini sottoposti a trapianto, otto sono deceduti. La frammentazione del percorso, come sottolinea anche il ministero, ha comportato inoltre che le risorse non risultino più essere adeguate rispetto al numero in eccesso delle unità operative attive. In questa organizzazione, bambini trapiantati e immunodepressi vengono ricoverati in reparti di adulti, con i rischi e le conseguenze che il contatto con altri pazienti può comportare”. Così la presidente della Commissione speciale Trasparenza e consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
“Alla luce di questi rilievi – prosegue Ciarambino – auspichiamo che la riattivazione del Centro avvenga solo dopo un reale percorso di riorganizzazione che garantisca la messa in campo di tutte le misure di sicurezza ed efficacia delle cure e dell’assistenza. Esprimiamo preoccupazione per la decisione di voler operare due bambini, assistiti in questi giorni presso l’unità operativa di cardiochirurgia adulti. Stando infatti a quanto sottolineano gli ispettori ministeriali, allo stato attuale “l’assistenza trapiantologica ai pazienti pediatrici dovrebbe essere garantita favorendo il trasferimento presso centri più attrezzati”.