Napoli. La mancanza di fondi nelle scuole costringe i genitori a contribuire all’acquisto dei beni di prima necessità
La situazione economica di molti istituti scolastici di Napoli e provincia versa ormai in pessime condizioni. La cosa non stupisce molto i genitori degli alunni che frequentano tali scuole, poiché queste condizioni di grave degrado sono diventate da molto tempo abituali, ma nell’ultimo periodo il tutto è progressivamente peggiorato tant’è che nessuno riesce più a sostenere ciò. I tanti genitori ormai stanchi stanno manifestando pubblicamente il loro disaccordo per quanto riguarda questa situazione di disagio e precarietà e intendono giustamente denunciare il tutto al fine di interrompere un corso di carenze attivo purtroppo da troppi anni. Gli svariati genitori in questione stanno, infatti, svelando i meccanismi insiti all’interno di questi istituti.
Quest’ultimi sono effettivamente costretti a versare un contributo settimanale o annuale che varia a seconda delle condizioni economiche della scuola frequentata dai propri figli al fine di permettere l’acquisto di carta igienica, sapone per lavare le mani e tutte le altre cose fondamentali affinché gli scritti possano condurre un percorso scolastico adeguato soprattutto dal punto di vista igienico. In molte scuole le famiglie dei bambini sono addirittura tenuti a versare circa 2€ a settimana per permettere il giusto funzionamento dei vari servizi scolastici che dovrebbero diversamente da quanto accade nella realtà, essere garantiti dagli stessi istituti che però non riescono a far fronte a tutto ciò a causa della totale mancanza di fondi. Tale stato di decadenza economica non è di certo accettabile per tutti questi genitori che si ritrovano in una situazione veramente molto difficile da sostenere e gestire. Sarebbe necessario un radicale cambiamento e una rigenerazione dei fondi dei vari istituti colpiti da questa profonda crisi. Le varie testimonianze di quest’ultimi esprimono la volontà di sbloccare tale condizione nella speranza che qualcosa nel corso del tempo possa realmente migliorare.
Filomena Iuliano
