Airola. Cantiere rifiuti, Guarino: “L’azienda Lavorgna non assume i lavoratori licenziati ingiustamente”

“Stamane è stato impedito di riprendere il servizio ai due lavoratori che erano stati sospesi, a nostro avviso, immotivatamente. L’atteggiamento ostile e scorretto praticato dalla società Lavorgna non è più tollerabile, quindi si passa alle denunce, ma per fare chiarezza andiamo con ordine. Durante la riunione, utile per il trasferimento degli operatori ecologici di Airola, dal momento che la Lavorgna non ritenne valida la documentazione trasmessa dall’azienda uscente, vennero assunti una parte dei lavoratori, acquisendo una semplice dichiarazione spontanea di un gruppo di lavoratori presenti all’incontro senza peraltro seguire quanto previsto dalla gara bandita dal Comune di Airola, più precisamente, senza rispettare l’elenco cantierabile. Per questo motivo furono chiesti ai lavoratori assunti le ultime buste paga”. Lo dichiara Giovanni Guarino, dirigente sindacale UGL Ambiente.

“Dopo qualche giorno si scoprì che i due lavoratori, oggi ancora sospesi, vennero assunti con un livello di inquadramento inferiore, non solo, ma dopo qualche giorno l’azienda convocò un incontro con tutte le sigle sindacali per discutere la questione relativa ai soli due operai, alla quale decidemmo di non partecipare perché la stessa violava palesemente il diritto di privacy dei lavoratori interessati. Contemporaneamente alla convocazione, in data 26 ottobre, l’azienda sospendeva gli stessi perché, a suo dire, erano in cattiva fede perché avevano dichiarato il falso, ossia, l’ultima busta paga richiesta dalla Lavorgna ed elaborata dall’azienda uscente, presentava il livello di inquadramento 4°, mentre l’azienda li aveva assunti con il livello 2°, gli stessi avrebbero dovuto riprendere il servizio oggi, ma inspiegabilmente l’azienda attraverso un suo delegato ha comunicato che sono ancora sospesi. Sembra molto strano che solo oggi l’azienda Lavorgna lamenti il fatto che i due profili professionali non sarebbero presenti nell’elenco cantierabile, predisposto dal Comune, ponendo un serio interrogativo: ma non era stato superato dalla dichiarazione spontanea dei lavoratori? Ma potrebbero essere altre le motivazioni che spingono l’azienda a comportarsi in modo incomprensibile? La domanda traspare dal comportamento dell’azienda”.

“In realtà – continua Guarino – le numerose buste paga dei lavoratori presentano il livello di inquadramento 3°, per cui al limite dovrebbe essere riconosciuto quello! Ma forse è meglio licenziarli. Detto questo ci sembra davvero che la Lavorgna abbia superato il limite di tollerabilità consentito dalla UGL rispetto a tante, numerose, inosservanze e contraddizioni. Per questo motivo in data odierna abbiamo inviato una richiesta di incontro all’Ispettorato del Lavoro per far luce sui comportamenti utilizzati dall’azienda Lavorgna, i quali ci sembrano davvero fuori da ogni logica, non escludiamo anche il ricorso all’ex art.28 della L.300/70 per condotta antisindacale”.

Redazione

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