Aversa. I marmi di San Domenico restituiti dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale

Un altro importante tassello si aggiunge al recupero della chiesa di San Domenico ad Aversa. L’edificio chiuso dal sisma del 1980, attraverso il progetto “Operazione San Domenico”, lanciato dalla Congrega del SS. Rosario, dalla Diocesi di Aversa, dal mondo associazionistico aversano che vede in prima linea l’associazione I Normann, con Pasquale Leggiero, AversaDonna, Fidapa, Lions Club, Rotary Club, e Soroptimist, in pochi anni sta rifiorendo a nuova luce, grazie alla sensibilità di molti cittadini aversani, che con piccole donazioni, stanno portando al recupero del sacro edificio progettato nel XVIII secolo dal celebre architetto Filippo Raguzzini, padre del roccocò romano, questo capolavoro artistico che negli anni Ottanta fu abbandonato e soprattutto depredato dai ladri. E così oggi 30 novembre è ritornata in sede la pregevole balaustra in marmo, riconsegnata dal Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale operanti nella regione Campania.

Presenti alla riconsegna S.E. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, il comandate del nucleo carabinieri, capitano Giampaolo Brasili, l’assessore alla Cultura della Città di Aversa Alfonso Oliva, il parroco della Cattedrale da cui dipende anche San Domenico, don Clemente Petrillo, il responsabile dei beni culturali della diocesi, don Ernesto Rascato, il parroco di Santa Maria La Nova, don Massimo Spina, Pasquale Leggiero, vero motore dell’iniziativa per il recupero di San Domenico, il direttore di Nerosubianco, Giuseppe Lettieri, il presidente di In Octabo, Giulio Santagata, ed in rappresentanza della congrega Giuseppe Matacena e Ciro Stabile e tanti altri cittadini. Il prezioso manufatto di marmi policromi ora verrà reinstallato e la riapertura alla città della chiesa di San Domenico è sempre più vicina.

Redazione

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