Biomasse a Baronissi, la centrale bocciata dal Tar. Soddisfazione di Rifondazione Comunista

“Apprendiamo con grandissima soddisfazione la decisione del TAR di respingere il ricorso di una delle due società che volendo costruire un impianto di bio massa si è opposto alle decisioni del Comune di Baronissi.. Tale sentenza è una vittoria del Comitato, della cittadinanza tutta, dell’Amministrazione Comunale e del lavoro svolto quotidianamente dal nostro partito nei mesi primaverili ed estivi del 2017. Fino ad arrivare ad una petizione popolare con più di 1200 firme raccolte e depositate al comune”. E’ quanto dichiara in una nota la sezione cittadina di Rifondazione Comunista Baronissi.

“Intenso e impegnativo il lavoro da noi svolto (banchetti, manifestazione, convegni, pareri scientifici, petizione, proposte di modifiche del regolamento comunale, necessità di rivisitazione di alcuni punti del P.E.C. (Piano Energetico Comunale) confronto serrato con i consiglieri e con le commissioni consiliari, e tanto ancora. Un lavoro svolto con modestia e con grandissima determinazione dai nostri iscritti e militanti, ma che aveva un unico obiettivo: quello di creare una grandissima e fondamentale sinergia tra forze politiche (purtroppo l’unica forza politica schierata apertamente contro le ipotesi di costruzione dei due impianti di bio massa è stato il Partito della Rifondazione Comunista), il Consiglio e l’Amministrazione Comunale, i cittadini tutti. Siamo coscienti che la sentenza del Tar non è definitiva visto che le aziende potrebbero fare ricorso ed è per questo che non abbasseremo la “guardia” e l’attenzione. Questa vittoria al contempo però dimostra che la proposta di un fronte unitario ampio (forze politiche, sociali, ambientaliste, Amministrazione Comunale ecc. ecc.) da noi lanciata e proposta sin dal primo momento del nostro impegno se si basa su analisi e valutazioni comuni si è rilevata vincente e che le lotte si possono vincere. È un ‘modello’ che lo riproporremmo pubblicamente il prossimo 29 novembre con una grande assemblea popolare per far si che i due primi lotti dei lavori di ammodernamento e di messa in sicurezza della Salerno-Avellino vengano immediatamente cantierizzati e iniziati. Ci stiamo mobilitando e, come già detto in precedenza, con uno spirito unitario e di massa anche per evitare che i fondi stanziati per tale opera vengano per la seconda volta ‘dirottati’ in altre parti del nostro paese”.

Redazione

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