Casagiove. Cinque migranti saranno impiegati in lavori socialmente utili
Parte una nuova avventura a Casagiove. Un straordinario progetto di integrazione che consentirà alla nostra città di ricevere un prezioso contributo (in termini di lavoro) da parte di 5 nostri “fratelli” rifugiati. Collaboreranno per un anno con i nostri operai, sotto la guida dell’ufficio tecnico e si occuperanno della piccola manutenzione per le strade di Casagiove. Un’attività di volontariato avallata in un protocollo di intesa tra Comune, Prefettura e Gama SRL.
Il tutto nasce dalla delibera di giunta n. 42 del 27 giugno 2018 con la quale l’amministrazione comunale del Sindaco Corsale, su impulso dell’assessore alle politiche sociali Pietro Nardi, approvava il protocollo di intesa che spostava a pieno il dettato della Legge 46 / 2017 per favorire percorsi di integrazione e condivisione di abitudini, valori e cultura, procedendo attraverso l’espletamento di attività e servizi resi in qualità di volontari.
Le cinque unità saranno ospitate sul territorio del Comune, in struttura sita in Via Nazionale Appia 28, gestita dalla società GAMA. s.r.l. da Formicola (CE). Si occuperanno di pulizia e riordino dei beni comunali e degli spazi verdi del Comune di Casagiove. Saranno impiegati dal lunedì al venerdì per n 3 ore al giorno, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 con la presenza di 2 gruppi (un gruppo di tre volontari ed un gruppo di 2 volontari) che si alterneranno settimanalmente. La formazione e l’assistenza dei volontari sarà assicurata dal personale di ruolo del Comune.
La dotazione strumentale sarà fornita dal Comune, così come pettorine di identificazione e tesserini di riconoscimento. La presenza dei volontari sarà registrata quotidianamente in entrata e uscita su idoneo registro predisposto e custodito da personale dell’Ente.
“E’ un progetto – ha dichiarato il Sindaco Roberto Corsale – che tende a favorire l’inserimento di persone più sfortunate, che scappano da guerre e distruzioni, nel nostro contesto territoriale e sociale. E’ una linea che abbiamo sposato e che cerchiamo di portare avanti, dando un’opportunità di crescita e di integrazione a questi nostri fratelli”.
“Si tratta di una vera e propria opera di integrazione – ha dichiarato l’assessore alle politiche sociali, Avv. Pietro Nardi – Si tratta di un’attività di affiancamento che non prevede assolutamente un contributo mensile ai soggetti indicati. Saranno affiancati da alcuni nostri dipendenti ed avranno l’occasione di apprendere un mestiere. Per noi non è soltanto un’azione mediatica, ma crediamo che attraverso operazioni di questo genere, si possa davvero dare un contributo significativo al miglioramento della nostra società”.