Casaluce. Centro “Donne Unite” e l’istituto “Beethoven” insieme per la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne

 “La violenza contro le donne è forse la più vergognosa violazione dei diritti umani”. Questa la frase di Kofi Annan per denunciare la violenza sulle donne, fenomeno sempre più diffuso ai giorni nostri e oggetto delle pagine più scritte di giornale. Tante saranno le associazioni, le istituzioni e gli enti che il 25 novembre in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, daranno voce attraverso eventi o manifestazione a tutte quelle donne innocenti, vittime di una mentalità forse troppo arretrata e di un’indole troppo possessiva. 

Il 23 novembre, a portare già “in tavola” questo tema, in virtù della giornata simboleggiata dalle ‘scarpette rosse’, è stato il centro Antiviolenza “Donne Unite” con la collaborazione dell’istituto scolastico ICS Beethoven di Casaluce grazie al sostegno della preside Ida Russo.

L’associazione onlus “No alla violenza contro le donne minori – Centro Antiviolenza ‘Donne unite”, formato da un gruppo di professioniste, è sul territorio di Casaluce dal 2012 con l’unico obiettivo di contrastare la violenza di genere. Presso la sede stessa “Donne unite”, l’associazione mette a disposizione lo sportello di ascolto “Coccinelle” C06 e da due anni gestiste lo sportello di ascolto dell’istituto comprensivo statale “ICS Beethoven” in Casaluce per contrastare il bullismo e la violenza.

A prendere parola durante il convegno col fine di una riflessione e ricerca di confronto, sono state: l’assessore ai servizi sociali Maddalena Zaccariello, la psicologa che gestiste lo sportello scolastico Annunziata Della Corte, la psicologa Giuseppina Torrombacco, l’avvocato civilista Loredana Iavazzo, l’avvocato penalista Mariangela Maietta, le psicologhe-psicoterapeute Rosella Di Pietro Rachele Iacovino e l’operatore di ascolto Fernando Rigliaco. 

Un parterre, principalmente di quota rosa, che ha messo in luce tutte le problematiche del tema e tutti i mezzi per cercar di contrastare questo ‘atteggiamento’ del secolo. Funzionale questa manifestazione proprio in una realtà scolastica, poiché ciò ha permesso di lanciare segnali educativi per studenti di genere maschile presenti affinché imparino a rispettare la persona che hanno accanto.

“Il messaggio che voglio lanciare a tutti ma soprattutto ai giovani – afferma Fernando Rigliaco – è quello di divulgare e diffondere il più possibile che l’amore non è guerra ma libertà. Non esiste amore che uccide o ferisca. L’amore è vero amore anche quando dona la libertà di scelta, di lasciare il proprio compagno. Noi come associazione lotteremo sempre per questo e speriamo che la nostra manifestazione abbia aperto gli occhi a tutti i presenti e non solo. Diciamo ‘stop’ alla violenza contro le donne. Basta vittime”.

Redazione

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