Caso Coni, Sbrollini: “No al taglio drastico dei finanziamenti”
“Il Coni è una istituzione, rappresenta tutti gli sportivi, tutte le discipline. è un’istituzione, nata nel 1914 con lo scopo di curare l’organizzazione e il potenziamento dello sport italiano attraverso le federazioni nazionali sportive e in particolare la preparazione degli atleti. Altrettanto importante obiettivo del CONI è la promozione dello sport nazionale. E’ già posto sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è la confederazione delle Federazioni sportive italiane e delle discipline sportive associate. E sempre stato un punto di riferimento. In oltre 100 anni di vita del Coni, non era mai successo. In nessun momento della storia, democratica e anche nel periodo non democratico, sotto il regno o sotto la repubblica, mai lo sport era stato così sottoposto in modo così eclatante alla politica. Alla politica del Governo, poi. Non del Parlamento.” Così esordisce la Senatrice Daniela Sbrollini alla proposta-imposta del Governo.
“Giorgetti, sottosegretario con delega allo sport mostra i suoi artigli. Lega e 5 stelle mostrano la loro natura. Ma quale contratto di Governo per il Cambiamento! E’ un contratto per l’accaparramento dei posti e la subordinazione di ogni realtà nazionale. Il clientelismo fatto legge. Con una battuta potrei dire che tra i 5 Stelle e i 5 Cerchi scelgo sicuramente i 5 Cerchi. Comunque, se si volesse riformare il Coni, da tutti gli atleti ricordato come riferimento indispensabile per sviluppare le attività sportive a livello generale e per sostenere i più dotati spingendoli a risultati importanti, sarebbe necessario organizzare un confronto con tutti. Prima di tutto con le Federazioni sportive, le società e gli atleti. Invece si sceglie la strada della imposizione. Proprio perché il Coni è sottoposto alla Vigilanza del Consiglio dei Ministri, perché Giorgetti non ha discusso con i vertici del Coni una possibile riforma o una impostazione così diversa? Perché non ha coinvolto tutto il mondo dello Sport? Cosa c’è sotto a questa scelta che non si vuole portare alla discussione pubblica? Io sostengo da molto tempo e mi sto impegnando concretamente con le mie iniziative politiche, a favore della diffusione dello sport nelle scuole, nella società, nella terza età. Sono Copresidente del Gruppo interparlamentare Sport Salute Benessere. Ho una decisa visione sociale dello sport a tutela della salute collettiva. Non sono certo sorda rispetto alla necessità di promuovere lo sport di base. Anzi credo sia necessario sostenere ancora di più la cultura sportiva di massa. Che il Governo metta a disposizione risorse per promuovere la diffusione dello sport mi sta benissimo. Ma sottrarre risorse al Coni, che le ha finora utilizzate per sostenere le Federazioni, mi sembra esclusivamente la volontà evidentissima di impossessarsi di una leva di ricatto politico e di azione clientelare per poter orientare il consenso. Neppure nei periodi più bui della storia dell’Italia, quelli in cui la propaganda utilizzava lo Sport per aumentare il consenso del Governante, si era osato tanto.”