Cesa. Housing sociale, M5S: “Bene comune o interesse privato?”
“In meno di due anni, il Signor Sindaco e i suoi “adepti”, hanno cambiato ben tre volte opinione sul grande problema dell'”Housing sociale”. La proposta di convenzione è stata sottoposta ben tre volte al Consiglio Comunale: delibera del 14.2.2017 – rinvia a data da destinarsi; delibera del 31.10.2017 – voto contrario e manifesto pubblico per spiegare bene la motivazione: “tutela dei cittadini”; delibera del 19.11.2018 – voto favorevole e “atto di responsabilità”. Il tutto con la “benedizione” del Tar/sent. N. 5277/2018 che condanna il Comune di Cesa alla rifusione in favore dei ricorrenti in complessivi euro 2.500,00“. E’ quanto scrive in una nota il gruppo consiliare del M5S Cesa.
“È una questione di correttezza verso i nostri concittadini, non possiamo permettere che questi “antenati” della politica continuino a prenderli in giro agendo con il solo scopo di portarli a confusione. Non siamo dei pazzi, non siamo persone incoerenti, siamo persone che agiscono per il bene del cittadino e per la legalità. Questa amministrazione ha cambiato tre versioni, o meglio tre delibere in merito alla questione dell’Housing sociale, non ci sembra che sia stato un atto di coerenza e di rispetto verso i cittadini. Non è possibile che si continua ad avere un comportamento che non rispetta minimamente i diritti civici dei cittadini. Si è deciso una ennesima “sceneggiata” da parte dell’amministrazione di ascoltare l’Inno Nazionale prima di ogni consiglio Comunale, che mantenessero la promessa almeno prima di iniziare ricordassero che esiste la democraticità. Crediamo che sia arrivato il momento di fare chiarezza e di assumersi, una volta per tutte le responsabilità dinanzi all’intero paese“.
“Il Sindaco ed i suoi “Barzellettieri” hanno mostrato, ancora una volta, tutta la loro incapacità, incompetenza e dimostrando poca serietà nella gestione della macchina amministrativa. Hanno avuto la faccia tosta di dire pubblicamente che la loro azione riguardante l’housing sociale era mirata al benessere di Cesa, dopo la sentenza del TAR un atto di responsabilità. Il sindaco ed i suoi “seguaci” sono stati capaci di dire tutto ed il contrario di tutto. Oggi, grazie all’impegno, alla costanza, e dopo ben tre Consigli Comunali il sindaco è riuscito a far approvare il provvedimento. Tutto è risolto. Le promesse sono state mantenute. Tutta questa “strana” messa in scena, dimostra la totale inadeguatezza, confusione e l’enorme ambiguità che regna sovrana tra i banchi della maggioranza cesana. Bene comune o interesse privato? Invece di raccontare frottole con ridicoli manifesti, e con articoli, Guida e i suoi portabandiera spiegassero ai cittadini il vero motivo di questo repentino cambio di rotta“.