Napoli. Donna intubata ricoperta da formiche, Senatore: “Borrelli chieda soldi per rimpatrio a chi ha causato tale scempio”
“La vicenda della donna intubata e ritrovata sommersa dalle formiche presso l’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli rappresenta l’ennesimo caso di malasanità in Campania, ma che sta rivelando limiti di un sistema che va dal politico al sociale. Dopo la denuncia del consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, il direttore sanitario Giuseppe Matarazzo ha chiuso la stanza del reparto di medicina per la bonifica e la pulizia del reparto dove, come denunciano le immagini del video postato su Facebook, sono inaccettabili le condizioni della paziente. Il direttore ha aperto una inchiesta interna. I carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazioni e sanità) hanno effettuato una ispezione nella stanza in cui era ricoverata la donna. Controlli finalizzati ad accertare il rispetto delle normative Antimafia nell’assegnazione degli appalti nell’ospedale. Inadempiente l’azienda delle pulizie, ma chi doveva controllare come se la cava?”. E’ quanto dichiara Sonia Senatore, Responsabile Regionale CAD.
“Personale medico, dirigenti e personale paramedico, tutti, nessuno escluso dovrebbero rispondere di questa gravissima mancanza di rispetto per la persona e comportamento gravemente lesivo per la dignità umana. I figli non hanno presentato denuncia verso nessuno, ma hanno espresso solo l’intenzione di far rientrare la mamma al paese d’origine. Ovviamente necessita di tutta una organizzazione, nonché di personale medico che l’accompagni come richiesto dalla compagnia aerea. Chi dovrebbe provvedere alla copertura dei costi quando la famiglia non ne ha la possibilità? Ecco che il consigliere regionale cosa fa? Organizza una raccolta fondi per la “modica”cifra di 16.000 euro invitando tutte le associazioni di volontariato a soddisfare il legittimo desiderio della famiglia e della stessa paziente di rientrare in Sri Lanka. Proprio in questo la politica finisce per rivelare il suo lato peggiore! Ancora una volta è facile gridare allo scandalo, ma chi paga poi? Sempre e solo la comunità! Sono tra quelle organizzazioni che si attiva per tanti famiglie in difficoltà sul nostro territorio, che gode della fiducia di tanti angeli silenzi della solidarietà, che ha messo a disposizione da sempre risorse personali per colmare i vuoti istituzionali. Ma questa volta il consigliere regionale Borrelli farebbe bene a richiedere a tutti coloro che probabilmente, grazie a bravissimi e costosissimi avvocati, riusciranno a conservare posti e appalti, la cifra che necessita per far rientrare l’ennesima vittima del sistema sanitario campano. Proprio Borrelli che si è mostrato con tanta determinazione a fare chiarezza e giustizia su questa vergognosa vicenda ci mostra se la valenza delle sue capacità in questo senso! Troppo semplice gridare allo scandalo e puntare il dito… é sulla soluzione dei problemi che si fa la differenza. Quindi, elenco dei responsabili e una bella divisione dell’ammontare che necessita la famiglia…io inizierei semplicemente da qui! Smettiamola di approfittare del buon cuore di tanti perché buoni si, ma fessi proprio no!”.