Napoli. Consiglio Regionale approva il DEFRC
Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Rosa D’Amelio, ha approvato, a maggioranza, con 29 voti favorevoli e 17 contrari, la Risoluzione al Documento di Economia e Finanza della Regione Campania – DEFRC 2019-2021 -, introdotto all’esame dell’Aula dal Presidente della Commissione Regionale Bilancio e Finanze, Demanio e Patrimonio, Francesco Picarone.
“La risoluzione di maggioranza impegna la Giunta a dare attuazione ai contenuti del DEFRC al fine di conseguire gli obiettivi regionali di crescita, produttività, occupazione e sostenibilità e confermare, anche per l’anno 2019, il primato della Regione Campania, pur nel contesto economico problematico, che vede la guerra commerciale tra grandi Nazioni con l’introduzione di dazi all’importazione e l’aumento delle previsioni di indebitamente dell’Italia, con la conseguente preoccupazione circa la tenuta del sistema economico e finanziario del Paese” – ha spiegato l’esponente del Pd, che ha descritto i punti strategici del Defrc, tra cui l’azione di semplificazione normativa, l’uscita dal commissariamento governativo nella sanità e il miglioramento della qualità dei livelli essenziali di assistenza, il potenziamento della mobilità regionale e del sistema aeroportuale campano, il sostegno alle filiere produttive competitive, il potenziamento delle politiche per il lavoro, delle politiche per l’istruzione, delle politiche abitative, con l’attuazione definitiva della riorganizzazione degli istituti autonomi case popolari in Acer, con il rilancio della sfida della competitività sulla base di un regionalismo differenziato ma rispettoso dei principi della perequazione e della coesione economica e sociale tra tutte le Regioni italiane, la compiuta ed efficiente spesa dei fondi nazionali ed europei per il triennio 2019/2021”.
I gruppi di centrodestra, guidati dal rappresentante dell’opposizione, Stefano Caldoro, e del Movimento 5 Stelle, guidati dalla neo capogruppo Maria Muscarà, hanno presentano le proprie Risoluzioni.
“La discussione sul Def è l’occasione per una riflessione politica sulla situazione Campana” – ha detto il capo dell’opposizione Stefano Caldoro – che ha aggiunto: “abbiamo consegnato un documento come centrodestra che è accompagnato anche da analisi della stampa. Lo facciamo per dare merito ai giornalisti che fanno il loro dovere, che raccontano e meritano rispetto. C’è in Campania, ed è il tema, un’alleanza ‘giallo-rossa’, una intesa che si salda sugli interessi di governo, sulla intesa fra capi gabinetto”. L’esponente di FI si è soffermato “sui trasporti e sull’Eav: fate spendere, con il Governo, risorse senza controllo. Sulla sanità – ha aggiunto – fate ‘sciacallaggio’ ma non avete bloccato il presidente della Regione come commissario e siete al pari responsabili del disastro perché, con il Ministro Grillo, non fate alcunchè. Su Ischia – ha concluso – sia chiaro: noi siamo per il condono. Voi avete criticato De Luca perché ha fatto una regolarizzazione, che poi è stata bocciata, e voi fate un mezzo condono”.
“La Risoluzione della maggioranza è il libro delle promesse mancate del governo regionale” – ha detto la capogruppo del M5S, Maria Muscarà – evidenziando le principali criticità del provvedimento, con particolare riferimento al settore della sanità, che vede livelli delle prestazioni al di sotto dello standard minimo nazionale, come dimostrano i dati sulla mobilità ospedaliera regionale e la povertà sanitaria. In questo quadro, uscire dal commissariamento è pura follia – ha evidenziato Muscarà – , al contrario è necessario un vero commissario anche per sottrarre le nomine nella sanità alla politica. Allo stesso modo, è evidente il fallimento nel settore ambientale, oggetto di molteplici procedure di infrazione da parte dell’Unione Europea, infatti la Campania è la regione con minori aspettative di vita, a causa di una politica che ha concentrato le risorse disponibili sullo smaltimento delle ecoballe, con costi elevatissimi, e l’imposizione di impianti senza alcuna logica e della totale assenza di vere politiche per l’ambiente. Basta solo pensare che non risultano firmati gli accordi con le province per la gestione degli impianti”.
“Nella risoluzione del centrodestra c’è la fotografia degli obiettivi falliti dal governo Caldoro, mentre in quella del Movimento 5 Stelle vengono ricopiati i dati Svimez, cancellando ogni riferimento alla inefficacia delle politiche di governo M5S-Lega per la crescita del Paese, che stanno provocando gravi danni soprattutto al Sud” – ha detto il consigliere Antonio Marciano (Pd). “Proprio i dati Svimez, che evidenziano la crescita della Regione Campania con un dato sull’industria in aumento dell’8,9% ed una crescita del Pil dell’ 1,5%, dimostrano la positività dell’azione messa in campo da questo governo regionale – ha sottolineato Marciano – che ha aggiunto: “mentre in Campania c’è uno sforzo intenso per stimolare la crescita e l’occupazione, il governo nazionale Lega-M5S presenta una manovra, che aumenta l’indebitamento e promuove l’assistenzialismo e, quindi, danneggia il Sud e l’Italia. Quanto al reddito di cittadinanza – ha evidenziato il Questore alle finanze del Consiglio regionale – è ormai chiaro a tutti che le risorse previste sono insufficienti e, quindi, non solo non risolverà il problema della povertà, ma non produrrà alcun effetto per favorire i consumi e la crescita. Anche per quota 100, è evidente che la penalizzazione dal 5 al 39 per cento dell’assegno pensionistico sarà tale da scoraggiare l’accesso a questa presunta riforma della legge Fornero”.
“Nella Risoluzione di maggioranza è totalmente assente l’importante tema della prevenzione e del contrasto del dissesto idrogeologico ed inoltre si tende la Giunta ha riproposto la riperimetrazione del Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico, per il quale le cosiddette ‘zone rosse’ vengono trasformate ‘zone gialle, amplificando il rischio, già accentuato, del nostro territorio per disastri ambientali – ha evidenziato la consigliera Flora Beneduce (FI) – , inoltre, non c’è alcuna previsione per il Piano Paesaggistico Regionale e per il Piano di Utilizzo delle Aree Demaniali. Insomma, la maggioranza dimostra di non avere alcuna strategia per la difesa del territorio”