Orta di Atella. Impianto depurazione Napoli Nord, sopralluogo Commissione Terra dei Fuochi

Questa mattina la III Commissione speciale ‘Terra dei Fuochi, bonifiche, ecomafie’ del Consiglio regionale della Campania ha effettuato un sopralluogo presso l’impianto comprensoriale di depurazione di Napoli Nord in tenimento di Orta di Atella.

All’incontro hanno preso parte il presidente della III Commissione, Gianpiero Zinzi; il professor Paolo Massarotti, custode giudiziario; il referente Ambito Distrettuale di Caserta dell’Ente Idrico Caserta, Giovanni Marcello; il sindaco di Orta di Atella, Andrea Villano; l’amministratore delegato della Napoli Nord Scarl, ingegnere Giorgio Molinari; il direttore dell’impianto, Giuseppe Zarano; il funzionario Arpac Caserta, Claudio Delle Femmine; per il settore Ambiente ed Ecosistema della Regione Campania, l’architetto Pasquale Bruno.

Il sopralluogo, disposto su segnalazione dei cittadini che lamentano da tempo cattivi odori provenienti dal sito, ha acceso i riflettori anche sull’attività di revamping che avrebbe già dovuto interessare l’impianto in questione. Altra nota evidenziata nel corso dell’incontro: una preoccupante escalation di episodi di furti di rame.

“Il sopralluogo – ha dichiarato il Presidente Zinzi – ci ha fornito spunti interessati. Abbiamo innanzitutto potuto riscontrare l’enorme discrepanza esistente tra la qualità espressa dai lavoratori e l’arretratezza della struttura. Il revamping dell’impianto è da accelerare. Ritardi e criticità saranno affrontati, con la presenza di tutti gli attori interessati, in sede di audizione per poter venire a capo anche di un’altra situazione, quella legata ai cattivi odori, che sta generando disagi nei cittadini. Quanto alla nota dolente dei continui furti, oltre a rappresentare un danno economico mettono a rischio la sicurezza dei lavoratori, determinando anche lunghi periodi di stop delle attività. Un valido aiuto contro questi episodi potrebbe provenire dalla proposta di legge regionale per il superamento dei campi rom firmata da me e dal collega Carmine Mocerino, che dopo mesi non è stata ancora discussa. In Campania abbiamo bisogno di tempi e modi certi per eliminare queste situazioni di degrado e, molto spesso, di illegalità”.

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Redazione

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