Polizia Penitenziaria, tavolo tecnico al Ministero con sindacati rappresentativi
“Un incontro proficuo, di alto livello, da cui sono emersi spunti molto interessanti e importanti”. Il sottosegretario alla Giustizia, on. Jacopo Morrone, lascia la Sala Livatino del Ministero di via Arenula visibilmente soddisfatto dopo il Tavolo tecnico con i rappresentanti delle sigle sindacali rappresentative della Polizia Penitenziaria, “con cui è stato estremamente utile avere un confronto diretto”.
“Ci saranno altri appuntamenti, su temi specifici, come mi hanno chiesto gli interlocutori, ma credo che sugli argomenti di maggior rilievo affrontati questa mattina ci sia, di massima, un’unità di intenti”.
Il sottosegretario, durante la riunione, ha ricordato “l’attenzione del Governo sul fronte giustizia e su quello della sicurezza. C’è quindi un impegno importante dell’esecutivo per valorizzare le Forze dell’ordine e quindi anche il Corpo di Polizia penitenziaria, nel limite del possibile e delle risorse disponibili”.
Morrone ha ricordato anche la “recente approvazione di un emendamento nel decreto Sicurezza che prevede uno stanziamento di 180 milioni di euro in 5 anni per incrementare gli standard di sicurezza e funzionalità dello strutture penitenziarie. A questi si aggiungono 4 milioni e 600mila euro, nel 2018, per l’approvvigionamento di nuove uniformi”.
Per quanto riguarda il sovraffollamento degli istituti penitenziari, che, attualmente, si aggirerebbe sulle 9.000 unità oltre la capienza regolamentare, il sottosegretario ha annunciato “l’avvio di Tavoli bilaterali con i principali paesi di origine dei detenuti stranieri per velocizzare le procedure di rimpatrio in modo da consentire loro di scontare la pena in patria. Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (DAP), inoltre, si sta attivando per individuare immobili demaniali, per esempio ex caserme, da convertire in nuove strutture penitenziarie che, si stima, potranno ospitare, nel prossimo quinquennio, fino a 5.000 detenuti. Ci saranno, poi, altri 600 posti disponibili già dai prossimi mesi per l’apertura di tre nuovi padiglioni a Parma, Trani e Lecce”.
“Insieme al Mit (Ministero Infrastrutture), infine, – ha precisato – si stanno prevedendo nuove strutture e l’implementazione di impianti già esistenti per 3.600 posti”.
Altro tema trattato, quello delle assunzioni.
“Entro dicembre 2018 – ha evidenziato – saranno attivati il 174° e il 175° corso di allievo agente che interesserà complessivamente 1.500 unità. Nella legge di Bilancio 2019 sarà poi previsto un piano straordinario quinquennale di assunzioni, con la possibilità di assumere fin dal prossimo marzo 1.300 agenti idonei con lo scorrimento delle graduatorie approvate nel 2017 e 2018. Saranno inoltre banditi nuovi concorsi, all’inizio del 2019, per altre 600/700 unità. L’amministrazione, infine, procederà a bandire un concorso per 80 posti di vice Commissario”.
Particolare attenzione del sottosegretario Morrone anche alla “valorizzazione della Polizia penitenziaria”. “C’è un confronto aperto con altri interlocutori istituzionali per far rientrare il Corpo nella Direzione nazionale antimafia. Ma il potenziamento della Polizia penitenziaria passa anche dalla valutazione dell’eventuale utilizzo del Taser nelle traduzioni, dal rafforzamento delle unità cinofile, dalla valorizzazione delle eccellenze delle Fiamme Azzurre (il Gruppo sportivo che appartiene al Corpo) e dalla riorganizzazione della Banda musicale, sempre nell’ottica del merito e della crescita professionale. L’obiettivo è anche quello di sensibilizzare i nostri concittadini sulle delicate attività svolte dagli agenti. Per questo – ha concluso Morrone – puntiamo ad organizzare un calendario di presenze alle maggiori manifestazioni nazionali insieme alle altre Forze dell’Ordine”.
Al Tavolo hanno preso parte i rappresentanti dei sindacati: Sappe, Osapp, Uilpa, Uspp, Cisl-Fns, Fsa Cnpp, Cgil_Fp/Pp, Sinappe.