Santa Maria Capua Vetere ‘promossa’ alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum
“A valle della partecipazione alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico vediamo ulteriormente rafforzata la convinzione che Santa Maria Capua Vetere rappresenti un serbatoio di opportunità di crescita intelligente e sostenibile del territorio capace di contribuire alla definizione di un’offerta turistica. Questa ulteriore occasione ci ha permesso di testare nuovamente ’i percorsi del tempo’: Archeologicamente, Passionalmente e Spiritualmente’, un prodotto turistico tematizzato, pensato ed implementato allo scopo di fare leva – nel breve termine – sulla varietà vocazionale del territorio e sviluppare nuove modalità di coordinamento tra le diverse iniziative finalizzate al rafforzamento dei singoli fattori di competitività locale”. Lo hanno dichiarato il consigliere comunale Salvatore Mastroianni e la consulente al marketing territoriale della città del Foro Floriana Iannone, nominata dal sindaco Antonio Mirra –
“Le risorse archeologiche di cui la Città si pregia – primo fra tutti l’Anfiteatro – rappresentano in questa visione, soltanto uno dei tre asset rispetto ai quali è stata articolata la proposta presentata in questi giorni a Paestum. Il set si amplia, infatti, tenendo conto delle peculiarità delle risorse locali cristallizzate in tre percorsi paralleli o, volendo, anche alternativi, ma comunque fortemente interrelati e consequenziali sulla linea del tempo. Un tempo che, nel suo inesorabile incedere, ha delineato profili in qualche caso meno noti ma non per questo meno degni di essere valorizzati. Dal lato pratico: ‘Archeologicamente’ rappresenta un tuffo nel passato più remoto della Città con il ben noto circuito archeologico dell’Anfiteatro, del Museo e del Mitreo; ‘Passionalmte’ apre le quinte alla modernità cittadina con la proposta di visita del Teatro Garibaldi e de suo MUTEG, della Villa Comunale e del Museo Civico. Tutto da testare è, infine, il percorso – che abbiamo voluto denominare ’Spiritualmente’ – che apre le porte della dimensione più riservata delle Chiese ed in articolare della Basilica di Santa Maria Maggiore o, ancora, della Chiesa degli Alcantarini, non mancando di valorizzare le celebrazioni della Festività dell’Assunta. Il tutto presentato in lingua italiana e inglese, per cominciare”.
“In occasione dell’Anno Europeo del Cibo Italiano, che ormai volge al termine – concludono i rappresentanti dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Mirra – ad ogni tema è stata associata una ricetta tipica della tradizione locale: il ‘libum’, focaccia a base di formaggio degli antichi romani, la ‘caponata’ della migliore tradizione contadina locale e la ‘minestra maritata’ delle festività religiose, hanno attratto la curiosità di molti potenziali visitatori e sono state particolarmente apprezzate, perché ormai è noto…la cultura passa anche dai colori, dagli odori e dai sapori della nostra terra”.